Carnival row era la serie che cercavo. Peccato che nel giro di cinque giorni o poco meno abbia esaurito tutti gli episodi di quello che adesso è il mio show preferito! Ora ho quella stessa smania che avevo quando guardavo Vampire diaries. Da quando andavo cercando una cosa simile? E nulla che mi soddisfacesse interamente! Invece questo “racconto Vittoriano” oppure steampunk, o insomma quello che è mi ha donato un poco di felicità in questo momento davvero difficile, anche se come tutte le cose belle é terminato subito. Quanto dovrò aspettare per la season two? Credo almeno fino all’estate. Damn! Ovviamente ho subito salvato su Spotify la colonna sonora, davvero notevole. Mi terrà compagnia. Ovviamente ho cercato anche su Instagram il canale della serie e degli attori principali e ho scoperto che stanno girando adesso la seconda serie. Da domani quindi inizia la caccia allo spoiler e allo sneak Peak. Quando mi ci metto sono davvero nerd. Forse ora mi appassionerò anche alla letteratura steampunk? Sono così priva di interessi in questi ultimi tempi che potrebbe essere davvero divertente e stimolante dedicarmi a questo nuovo interesse.
Aggiungo, oggi, alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch
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