Il mio covid: 25 giorni di malattia acuta di cui 17 passati in ospedale. Terapia intensiva sfiorata per un pelo nonostante i miei 42 anni. 3 giorni a casa in convalescenza ma con gravi difficoltà, ieri sera volevo tornare in ospedale.
Mia figlia positiva da circa 30 giorni, oggi l'ennesimo tampone sperando che sia negativo perché la rivoglio a casa, mi manca come l'aria. In questo mese ho imparato a misurare i sentimenti per loro tre e so che sono veramente forti e soprattutto pari. Mi sono mancate loro due come mio marito. Mi hanno detto che mi sono sempre tenuta troppo appiccicate le mie figlie, ma tornassi indietro mille volte lo farei sempre io esito solo con la mia famiglia. Poi un giorno cresceranno e avranno la loro vita, ma io sono contenta di aver passato la mia vita con loro. Non sento bisogno di spazio mio.
Mio marito anche lui ricoverato 15 giorni, più dieci giorni passati in casa solo con l'altra bambina in condizioni davvero pessime. Bombardato di farmaci ha problemi intestinali ed epatici, speriamo che passino.
Il sito del ministero della salute riporta queste parole: le donne in gravidanza non sembrano essere a maggior rischio rispetto alle non-gravide per infezione grave da COVID-19 che richiede il ricovero ospedaliero. La prevalenza e le manifestazioni cliniche della patologia da COVID-19 in gravidanza risultano essere sostanzialmente simili alla popolazione generale". Nella mia fascia d'età le statistiche dicono che almeno il 60% dei casi è asintomatico, mentre i casi severi saranno un 5-10% dal grafico non si capiscono bene le percentuali (i grafici sono qui). Ho sempre sperato di finire in quel 60% di casi asintomatici o al massimo nel 20% con sintomi lievi. Invece... non ho tenuto conto dei miei fattori di rischio che sono asma, sovrappeso e diabete gestazionale. lo stesso vale per mio Marito, asma e sovrappeso lo hanno catapultato in quel 20% che credevamo irraggiungibile. Si è sempre ottimisti e non si valutano i rischi a dovere. Valutare il rischio personale non è facile, si pensa sempre al fattore C (culo, fortuna ecc.) e si spera che il 60% sia una percentuale abbastanza alta per non finire in ospedale.
E il vaccino? Eh nel momento in cui ho chiesto per me non era disponibile, si stavano ancora facendo le dovute valutazioni, mentre ora ho letto che lo consigliano per le donne ad alto rischio complicazioni (qui il link al ministero della salute), io forse sarei stata ad alto rischio? Non lo so nemmeno io. Mio Marito non rientrava ancora per fascia d'età e sembrava che asma e sovrappeso non fossero poi due fattori determinanti. Certamente i rischi del vaccino sono nettamente inferiori a quelli di contrarre il covid in forma grave, ma chissà perché fa più paura il vaccino. Io non avevo dubbi, avrei preferito un qualsiasi vaccino al Covid, sapevo che i rischi maggiori sono legati al Covid. Si parla troppo poco dei sintomi severi, si parla troppo poco di come si svolge effettivamente la malattia e si parla ancora meno del cosiddetto long Covid. Mentre si enfatizzano gli effetti collaterali del vaccino che non sono nulla in confronto al rischio della malattia presa in modo severo.
E stavolta voglio guarire per bene, perché sono stufa di star male.
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