Stasera il mio watsapp sembrava un confessionale. Amiche in cerca di un consiglio. Tre o quattro conversazioni aperte con amiche in difficoltà. .. sentenze filosofiche in uscita che a dire il vero non so nemmeno da dove mi uscivano e sentiti ringraziamenti perché io ci sono. E tu prof mat ci sei per me? Non sempre. .. mi ritrovo sempre ad ascoltarli entrambi, senza aver modo di farmi ascoltare. ..
Io per loro ci sono sempre ma loro per me ci sono?
Avrei davvero bisogno di comprensione di gettare su qualcuno tutto e invece so solo punire me stessa affogandomi di roba da mangiare perché è l'unico modo che conosco per farmi male. Perché di altro non ho il coraggio.
E non c'è un cane disposto ad ascoltarmi. Tutti mi minimizzano sempre. Quanto ancora potrò ancora andare avanti?
Almeno qui l'ho scritto. È un po' meno di parlare al muro, un po' meglio di discutere con me stessa. È un po' meglio di niente.
Mi piace un sacco perdermi tra le immagini di Pinterest perchè escono cose che avevo dimenticato. Cose che una volta, negli anni 80 non ci sognavamo davvero di fotografare come questa boccetta di plastica che conteneva la pennicellina che la nonna custodiva nell'armadietto dei medicinali e mi metteva sopra le ferite. Non aveva data di scadenza. Esisteva. Era lì per le mie ginocchia eternamente sbucciate. Non ricordo una sola estate senza una crosta sul ginocchio, e invece le mie figlie hanno quelle ginocchia sempre lisce, come se le ginocchia rotte fossero appanaggio degli anni 80... E ora grazie a Pinterest e a internet il ricordo sbiadito della nonna che mi cura le ginocchia sarà qualcosa di più concreto.
Perché non parli con noi??? Tutte abbiam bisogno di tutte, e non si può sempre e solo dare...se vuoi io ti tendo la mano.
RispondiEliminaGrazie mille. .. ma ultimamente mi appaiono tutti sordi
RispondiEliminaApriti qui...tanti orecchie per ascoltarli, spalle da porgerti su cui piangere al bisogno, mani tese per aiutarti...ci siamo! Per te!
RispondiElimina