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Il colore Viola, Alice Walker



Violentata dall'uomo che credeva essere suo padre, privata dei due figli, sposata a un uomo che odia, Celie, una giovane donna di colore, viene separata anche dall'amata sorella Nattie, che finirà missionaria in Africa. Per trent'anni Nettie scriverà a Celie lettere che questa non riceverà mai, mentre Celie, oppressa dalla vergogna della sua condizione, riesce a scrivere solo a Dio. Sarà l'amante del marito, una affascinante cantante di blues, a cambiare il colore della sua vita, insegnandole a ridere, giocare, amare.

Con Il colore Viola di Alice Walker continua il mio viaggio nella letteratura Americana e naturalmente nei 100 libri consigliati da Fernanda Pivano.
Mi si è aperto per sbaglio sul Kobo e non ho potuto fare a meno di leggerlo. Un segno del destino, mi sono detta.
Le prime pagine sono difficilissime da leggere, il linguaggio è duro, quasi sgrammaticato, infantile. Chi parla è Celie, una bambina nera del primo 900 immagino, violentata ripetutamente dal patrigno, da cui ha due figli. Immaginate che questa violenza e questa brutalità escano prorompenti dal linguaggio usato e non dalle parole scelte. Davvero un'esperienza devastante di lettura.

Celie e sua sorella Nettie ne passano davvero di tutti i colori. La crescita di Celie si nota nel linguaggio che man mano si fa più articolato, più preciso, più corretto, più ricco.
La lingua che Alice Walker ha usato è la cosa che più mi ha colpita, ma in questo romanzo non c'è solo questo. C'è il tema della denuncia sociale della condizione nera, della condizione di inferiorità delle donne, della violenza sulle donne, dell'identità di genere e persino i problemi dell'Africa e delle mutilazioni sessuali. Capite è un libro pregno è un libro che ti avvolge e ti fa fare un sacco di domande.
Poi ti viene voglia di leggere altri libri di Alice Walker e scopri che la maggior parte non sono tradotti in Italiano.
E qui ci rimango un po' male e sinceramente delusa. Mi sto appassionando di letteratura Americana, ma ho un limite: la lingua....

Di questo libro esiste anche la versione cinematografica diretta da Steven Spielberg con protagonista Whoopi Goldberg, un film del 1985. Appena ho un briciolo di tempo me lo guardo. Lo so che mi deluderà, visto che del romanzo ho apprezzato soprattutto l'aspetto linguistico.

Commenti

  1. Il libro è un favoloso pugno nello stomaco.
    Denuncia sociale ma anche crescita personale d voglia di riscatto.
    Impossibile non parteggiard per Celie

    RispondiElimina
  2. Il libro è un favoloso pugno nello stomaco.
    Denuncia sociale ma anche crescita personale d voglia di riscatto.
    Impossibile non parteggiard per Celie

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