Passa ai contenuti principali

Il libraio perfetto


Vorrei tanto che nella mia città ci fosse una libreria con un libraio perfetto.
Una libreria perfetta con divani e un sacco di libri.
Vorrei una libreria ben fornita e soprattutto un libraio sapiente, un libraio con cui puoi fare amicizia, con cui puoi discutere e che ti consiglia le piste di lettura.
Una persona che conosca anche le case editrici minori, i prodotti di nicchia.
Che ti aiuti a fare un percorso fra quello che ami di più.
Una persona semplice che non si vanti perché legge e perché conosce.
Una persona che sappia riconoscere un buon libro da uno scadente, ma che sappia dare il giusto valore a tutto. Ci sono momenti in cui si ha bisogno di "roba buona" e menti in cui hai bisogno "di robaccia profumata" in modo da svagarti.
Una persona che sappia consigliarti quando sei in piena impasse.
Una persona che sappia cosa darti da leggere la sera e cosa leggere durante un viaggio.

Io volevo fare la libraria perché amo i libri.
Però, ahimè, non riesco a trovare nessuno con la mia stessa passione, il mio stesso amore e i gusti simili ai miei.

Commenti

Post popolari in questo blog

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

Criseide

Crise chiede ad Agamennone di liberare sua figlia Criseide in cambio di ricchi doni, scena dipinta su un Cratere a figure rosse custodito al MARTA di Taranto. Criseide è una giovane fanciulla, bella e delicata, che il brutto e guerrafondaio Agamennone vuole per sé come bottino di guerra, incurante che il padre di lei è sacerdote di Apollo. Con Apollo non si scherza, e il dio adirato infligge una pestilenza agli Achei. Achille quando lo scopre si adira e si scaglia contro Agamenonne.

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Toulouse Lautrec “Moulin Rouge. La Goulue”

Aggiungo, oggi,  alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch...

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Vincent Van Gogh, donne che Raccolgono patate

Siamo abituati a vedere il Van Gogh che usa i colori brillanti, quello delle nature morte, dei paesaggi del midi, mentre non siamo per nulla abituati a guardare il Van Gogh "realista" quando ancora non conosce la pittura parigina e soprattutto Giapponese. Il Van Gogh realista che descrive la povera gente, i minatori, i mangiatori di patate e in questo caso le raccoglitrici di patate. Prive di ogni poesia, descritte con toni terrosi riceve su zappe e vanghe, con mani nodose e un piccolo cesto di patate da un lato. Povere in ogni cosa, anche nel loro raccolto.

Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?)

Il 4 Febbraio questo quadro di Gauguin ha battuto il record: è il quadro più costoso di tutti i tempi. L'opera è stata venduts da un collezionista svizzero per la cifra di 300 milioni di dollari ad consorzio di musei nazionali del Qatar. In Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?) Gauguin dipinge due donne tahitiane sedute nella boscaglia, una indossa un abito europeo rosa, mentre l'altra presenta un abito tradizionale composto dal pareo rosso e una camiciola bianca. Molti dicono che è un costo esagerato, per Gauguin non ne vale la pena, averceli, li spenderei volentieri invece. L'unica cosa che lascia un po' basita è che Gauguin visse una vita di stenti, in totale povertà e con pochi riconoscimenti in vita, mentre oggi risulta il pittore più pagato al mondo.

La giornata della memoria

Oggi è la giornata della memoria. Ho scelto di non raccontare dell'olocausto a Vittoria finché fosse stato possibile. Le faccio vedere il telegiornale, abbiamo parlato tanto di guerre, ma dell'olocausto mai. Non riuscivo a trovare le parole. Mi avevano consigliato di parlarne come Benigni nella vita è bella, ma ho sempre rimandato perché infondo ero io che non me la sentivo. Ieri ne hanno parlato a scuola. Ieri sera mi ha chiesto cosa voleva dire "giornata della memoria". La maestra ha spiegato loro per sommi capi dell'olocausto e quindi ieri sera è stato più facile per me parlarne. Le ho spiegato che Hitler, che già conosce, aveva in mente una razza pura e durante la seconda guerra mondiale ha cercato di distruggere tutti i diversi. Le ho raccontato dei treni, dei campi di concentramento, del gas e anche dei camini. Le ho raccontato di Anna Frank e le ho promesso che appena sarà abbastanza grande potrà leggere il suo diario. Le ho raccontato di Otto Frank ...

Non posso guardare sotto

Sono giorni davvero difficili. Non smetto mai di dirlo. Mi sento, da una parte, davvero felice, dalll'altra cadrei in un baratro di tristezza. Sono felice e triste allo stesso tempo e questo mi porta all'assoluta immobilità. Non so cosa fare. Non so più cosa è giusto e cos'è sbagliato. Non so davvero più cosa fare di me, pensavo che una volta avuta la sentenza tutto sarebbe cambiato, e invece no. Sono più sollevata certo, ma sono sprofondata in una specie di limbo, di attesa, dove so di essere da parte della ragione, ma dove le persone possono comunque dire e pensare  il contrario. Dove, nonostante io sia la vittima conclamata, riesca a passare da carnefice senza che nessuno si opponga. Non mi riesco a fidare di nessuno. Non riesco a fare niente. Non riesco a vivere. Non riesco a resettarmi. Voglio solo una via d'uscita.

Il primo giorno di scuola

  Stamattina tutti e cinque ci siamo svegliati e preparati per il primo giorno di scuola un po’ emozionati. Lo scorso anno scolastico è finito con il covid, Vittoria non è quasi mai andata a scuola e si è persa un po’ tutto del primo anno delle superiori. Questo è quasi un nuovo inizio, anche se conosce tutti, ma non hanno fatto in tempo a costruire i rapporti, le amicizie. Infatti al ritorno mi ha detto che molti ragazzi della spiaggia vanno a scuola con lei, infondo frequenta la scuola più grande della città e ci sta che il maggior numero di ragazzi (e ragazze) che incontra vadano a scuola li.  Rachele quest’anno inizia le medie e io sono molto preoccupata. Ha una voglia di indipendenza davvero grande e vorrebbe sempre fare tutto da sola. Io sono preoccupata perché la scuola che frequenterà è molto performante e ha dei professori molto esigenti, infatti io l’ho sempre chiamato ginnasio e non scuola media. Quella scuola di fatti era il più antico ginnasio della città e tale è...