Oggi si conclude a Genova la mostra su Frida Khalo ed io me la sono persa. Volevo andarla a vedere davvero, ma in questi mesi proprio non sono riuscita ad organizzarmi. Prima le allerte meteo hanno funestato l'autunno, e muoversi non era il caso, anche perché ricordiamoci che Genova è stata funestata da due eventi maggiori, 2 alluvioni, che hanno interessato il centro cittadino e scoraggiato le visite. Avevo poi spergiurato che sarei andata a Natale e invece? E invece niente, perché appena dopo Natale ho fatto quello stupido incidente che mi ha tenuta in casa con le stampelle per un mese intero e l'unico giorno che avrei potuto andare a Genova per la mostra sono stata invitata a passare una giornata sulla Costa Diadema.
Ma lo devo ammettere, quello che mi scoraggia di queste mostre è sempre e solo una cosa: il prezzo. I costi sono molto elevati e diciamo che spesso poi le attese vengono un po' disilluse perché ci si immagina di andare a vedere chissà cosa e poi invece...
Secondo, mi scoraggiano le code.
Spesso queste mostre richiamano una massa di curiosi, una massa di persone che adorano riempirsi la bocca con "Io ci sono stato, non sai cosa ti sei perso", mentre invece Musei bellissimi sono praticamente vuoti. Così mi è capitato lo scorso anno a Milano, dove c'era una coda terribile per vedere la mostra a Palazzo Reale e nessuno e dico nessuno, al museo del 900, che è un museo bellissimo, economico, e con tantissime opere famose. Lo stesso vale per la Galleria di Brera, piena di opere rinascimentali e semideserta.
Quando sono andata alla Mostra di Picasso a Milano era quasi impossibile avvicnarsi alle opere e vederle come si deve, non avevo neanche il tempo di guardarle e riflettere, mentre i musei sono sempre quasi vuoti.
Per esempio a Gennaio e Febbraio gli Uffizi sono quasi semideserti durante la settimana, preferisco quasi farmi una visita lì piuttosto che in una mostra di cartello.
Anche se oggi, un po' mi sento come la volpe e l'uva, perché lo ammetto a vedere Frida ci ambivo veramente. Comunque ormai è andata e pace, spero solo di avere occasione di vedere qualche sua opera nella mia vita.
E non guardo neanche più quali sono le mostre in giro per l'Italia in questo periodo perché proprio non riesco a muovermi con la ristrutturazione di casa, ho le mani legate, anzi i piedi. Verrano giorni migliori, ogni cosa ha il suo tempo.
Commenti
Posta un commento