Ieri sono rimasta senza parole. Dopo i ripetuti attacchi ai beni culturali della Iraq ieri si è usato un Museo per fare un attentato.
Uno dei più importanti musei del mondo che conserva la più importante collezione di mosaici romani del mondo è stato usato come luogo di morte.
In coda a dei turisti i terroristi sono entrati nel museo sequestrando più di 200 persone e poi uccidendone 22. Una vergogna.
Il luogo dedicato alle muse, al sapere, alla cultura, usato per uccidere. Usato per incutere terrore. Usato in modo da non farci sentire liberi. Un paradosso per noi occidentali che ci sentiamo liberi attraverso il sapere.
Incutere terrore attraverso la nostra voglia di scoprire il mondo.
Più ci penso e più ho la pelle d'oca, più ci penso e più mi si stringe il cuore.
Spesso ho pensato a come si sentiva la gente durante la guerra dei trent'anni, oppure durante altri conflitti. Adesso lo so. Come mi sento io in questo momento. Tante guerre intorno a me, la paura di essere colpita, l'immobilità, la crisi economica. ...
In più per noi è peggio, sappiamo tutto in tempo reale, siamo sempre connessi, più vicini agli eventi lontani.
Ha ragione il papa, siamo in piena III guerra mondiale 3 non ce ne accorgiamo. La guerra è cambiata, è fatta di paura, di azioni isolate e non di bombardamenti.
Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.
Museo, testate giornalistiche, luoghi politici, supermercati ....non possiamo accettare nulla, non dobbiamo accettare nulla, ma perché ho la netta sensazione che stiamo solo a guardare? Signori delle alte poltrone, ci diamo una mossa?
RispondiEliminaÈ vero nessuno si muove.... aspettiamo solo un altro attentato...
EliminaPensavamo fosse tutto lontano da noi... e invece non è così!
RispondiElimina