Questo libro mi ha
sempre incuriosita parecchio e ho colto l'occasione del gruppo di lettura per
leggerlo.
L'ho letto in una
manciata di ore e devo dire che mi ha delusa.
Ho sempre seguito
Daria Bignardi alla Radio in "Mezz'ora d'aria" e la sua voce mi è
molto familiare, quindi leggendo era come se me lo leggesse lei ad alta
voce e questo mi ha impedito di
immaginarmi Alma e Antonia nel modo corretto e quindi di immedesimarmi nella
storia.
Grazie a Daria ho conosciuto uno dei miei scrittori preferiti che è Jonathan Coe e chissà perché da un suo libro avevo altissime aspettative. Invece l'ho trovato banale e soprattutto pieno di aggettivi. Odio i libri pieni di aggettivi. Se li togliessi tutti il libro si ridurrebbe della metà e questo mi fa accapponare la pelle. Abituata alla prosa asciutta e priva di orpelli dei grandi americani e in qualche modo affascinata dalla scrittura trasognata degli Inglesi questo libro dal punto di vista linguistico lascia molto a desiderare. Io non scrivo bene, sono l'ultima che dovrebbe giudicare, ma adoro la prosa asciutta e questo libro è tutto meno che asciutto.
Grazie a Daria ho conosciuto uno dei miei scrittori preferiti che è Jonathan Coe e chissà perché da un suo libro avevo altissime aspettative. Invece l'ho trovato banale e soprattutto pieno di aggettivi. Odio i libri pieni di aggettivi. Se li togliessi tutti il libro si ridurrebbe della metà e questo mi fa accapponare la pelle. Abituata alla prosa asciutta e priva di orpelli dei grandi americani e in qualche modo affascinata dalla scrittura trasognata degli Inglesi questo libro dal punto di vista linguistico lascia molto a desiderare. Io non scrivo bene, sono l'ultima che dovrebbe giudicare, ma adoro la prosa asciutta e questo libro è tutto meno che asciutto.
Anche l'intreccio è
scadente. Sicuramente la storia meritava più attenzione, ci sono molti vuoti, e
lasciatemolo dire la fine è deludente. Se il finale fosse stato più curato il
mio giudizio sarebbe stato diverso, decisamente.
Quello che mi è
piaciuto invece è l'ambientazione geografica. Ho amato le descrizioni di
Ferrara e mi è venuta davvero voglia di visitarla. E mi è venuta voglia di
leggere i grandi romanzi ambientati a Ferrara, come Il Giardino dei
Finzi-Contini.
Come può l'amore essere insieme la forza più creatrice e più
distruttrice? A chiederselo è Antonia, giallista in attesa del primo
figlio, che ha da poco scoperto il segreto nascosto nel passato di sua
madre: un fratello amatissimo e poi perso nei meandri dell'eroina.
Mentre sente la nuova vita crescerle dentro, Antonia si mette in cerca
di quello zio sconosciuto e, in una Ferrara ovattata e impermeabile, si
misura con una vertigine che scende di madre in figlia. Ma come si fa a
meritarsi l'amore?
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