In passato, ma anche adesso, le donne per essere pubblicate, lette e comprate hanno avuto bisogno di usare uno pseudonimo maschile. LA più famosa, forse è Mary Anne Evans alias George Eliot, che nonostante tutto ancora oggi è conosciuta come George Eliot. Sorte diversa per le sorelle Bronte che pubblicate inizialmente con pseudonimo maschile oggi sono conosciute con il loro nome. Anche Karen Blixen inizialmente fece uscire La mia africa con uno pseudonimo maschile, Isak Dinesen.
Oggi le donne hanno bisogno di uno pseudonimo maschile anche per uscire dal loro clichè, come J.K. Rowling che per uscire dal ruolo di mamma di Harry Potter ha usato il nome di Robert Galbraith per il suo romanzo giallo.
Anche Harper Lee è una donna, nonostante il suo nome richiami al genere opposto, il suo non è un vero e proprio pseudonimo, ma si è occultato parte del suo nome, Nelle, per far apparire il suo nome un nome da uomo per dar più possibilità al suo romanzo.
Non ho ancora deciso quale libro leggerò, ma le possibilità sono queste.
Oggi le donne hanno bisogno di uno pseudonimo maschile anche per uscire dal loro clichè, come J.K. Rowling che per uscire dal ruolo di mamma di Harry Potter ha usato il nome di Robert Galbraith per il suo romanzo giallo.
Anche Harper Lee è una donna, nonostante il suo nome richiami al genere opposto, il suo non è un vero e proprio pseudonimo, ma si è occultato parte del suo nome, Nelle, per far apparire il suo nome un nome da uomo per dar più possibilità al suo romanzo.
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