Per la prima volta nella mia vita ho visto la neve alla fattoria. Venerdì le scuole erano ancora chiuse e mio marito mi ha regalato un'ora su alla fattoria, e ho scoperto che è il posto che mi rende più felice di tutti. Mi rende felice la strada che bisogna percorrere per arrivare fino a lì, mi rende felice arrivare alla mia casa, mi rende felice vedere il panorama. Ah se in questi giorni di Burian fossimo stati lassù, che bello! Mezzo metro di neve, tutti i boschi immacolati e pieni di discese pronte per lo slittino, sentieri per le ciaspole... un silenzio ovattato che solo la neve sa regalare, un vero paradiso, il posto della vera felicità. Non mi serve andare in capo al mondo per essere felice, la fattoria è il posto da dove vengo e dove posso essere felice.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
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