Stanotte ho sognato che ero andata via per un anno a lavorare all'estero. Avevo una piccola casa su una spiaggia bianca con palme e tronchi consumati dallo sciabordio delle onde. Una spiaggia lunga con un mare cristallino. Andavo a lavorare scalza in una piccola scuola all'aperto, parlavo in inglese e passavo molto tempo in spiaggia a leggere. Ma era arrivato il momento di tornare a casa e fare le valige, il tempo in quell'isolamento era passato veloce e stavo bene, mi ero portata tante cose che non mi erano servite. Anche l'albero delle banane era seccato, dovevo proprio tornare a casa, non potevo rimanere lì per sempre sulla spiaggia.
Ed ero davvero stravolta da quanto mi era bastato poco in quell'anno: qualche libro, una spiaggia e il mare, una scuola, marito e figlie. Come se alla mia vita non fosse necessario altro.
Che strano sogno.
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