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Capitan Tsubasa: non erano meglio Holly e Benji?

Ho mantenuto l'abitudine di guardare i cartoni animati alle 14. Anni e anni fa c'era dragonball che guardavo con mio fratello, poi altri che si sono persi nella memoria di tre lunghissimi decenni. Ora con mia figlia guardo i Simpson. Nell'ultima settimana invece hanno rimesso in onda Capitan Tsubasa, ma è ovvio che si tratta di Holly e Benji! Quanti pomeriggi ho passato a guardarlo? E quanti giochi nel cortile della scuola si ispiravano a questo cartone? Quanti ricordi che si affollanno nella mia mente, una vita intera. E ora una nuova edizione di questo classico dove la produzione ha voluto mantenere i nomi originali e impronunciabili in giapponese. MA Tsubasa... per noi che senso ha? Per me è Holly e sempre Holly sarà. Come Benji che ha ripreso il suo nome impronunciabile di Genzo Wakabayashi che insomma a me suona come Porca Baga***a, una parolaccia più che un nome.
E poi che dire del povero Bruce che si chiama Ryo Ishizaki, io continuo a chiamarlo Bruce.
E Tom Becker? Insieme a Holly era il figo  della squadra e mi ricordo quanti discorsi che spendevamo su di lui con le mie amiche e mia cugina... c'era il team Holly e il Team Tom, insomma i soliti discrsi su chi è più bello e affascinante. E c'era anche Julian Ross, il malato, quello che esercitava su di noi un fascino compassionevole.
Ho una certa età, e come ogni "anziano" non mi adatto bene ai cambiamenti. Preferisco ricordarli con i nomi della mia infanzia e correggere le bambine mentre storpiano i nomi giapponesi con quelli della mia infanzia. Poi ora che è entrato in scena Mark Lenders, anche lui oggetto delle disquisizioni di chi fosse il più figo di me bambina, perde tutto il suo fascino e la sua forza se lo penso come Kojiro Hyuga.
Ho aperto un baule di ricordi e di chiacchere cretine nascoste negli antri della mia mente, vorrei solo vedere i miei idoli con i loro nomi.
Infondo anche Odisseo per noi è Ulisse e nessuno ha mai rivendicato l'importanza del nome originale.

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