Con estremo stupore la mia orchidea è sopravvissuta un anno intero, ha fatto un nuovo ramo e ha fatto una nuova e cospicua fioritura. Un vero miracolo per un pollice nero come me. E le orchidee sono le uniche piante che mi piacciono tanto che ne ho comprate di finte perché avevo perso la speranza, invece questa è così caparbia che ha rifiorito. L’ho interpretata come un simbolo di di speranza e cambiamento in questo periodo difficile. Di cambiamento interiore, ma anche di speranza. Questo 2020 potrebbe essere buono, di cambiamento, chissà.
   Questo dipinto è stato concepito nel 1875 a Barbizon da Max Liebermann,  ma l'ho scelto perché mi ricorda le estati della mia infanzia quando anch'io raccoglievo patate e quando la fattoria dei miei bisnonni non era ancora meccanizzata. Non sto parlando di millenni fa, ma delle estati della seconda metà degli anni 80, quando tutti davano una mano. Gli uomini davanti con la zappa e le donne e i bambini dietro con i sacchi di iuta a raccogliere le patate. Il ricordo è in me vivido e veramente poco diverso da questo dipinto di 90 anni precedente. Sullo sfondo una carrozza, molta gente che lavora. Ecco nei miei ricordi almeno si raggiungevano i campi con il trattore, tutti dentro alla ribalta pronti al lavoro.

Ecco, da poco hanno regalato anche a me delle piante di orchidea. Ormai da novembre, stanno perdendo i fiori adesso e col mio pollice nero sarei già soddisfatta così. Se poi rifiorissero, magari! Intanto un augurio per te, non solo per le orchidee! atapo
RispondiEliminaspero siano il cambiamento che ci vuole!
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