Il miglior modo per combattere le fake news è l’oblio. Mi sono imposta di non commentare più post che mi indignano o che trovo falsi in modo che non siano visualizzati dai miei contatti e si interrompa quell’acchiappa like per cui sono nati. Mi costa parecchio perché quando leggo “castronerie” mi vien voglia di ribattere, sono fatta così , però in questa pandemia ho capito che le cagate vanno lasciate perdere e soprattutto quando qualcuno inizia un discorso stupido è meglio cambiare discorso. Ho anche imparato a non mettermi in situazioni in cui potrei scoppiare, evito certi discorsi del tutto a partire dalle situazioni che li generano.
Quali sono i discorsi che mi fanno saltare? I tre mesi di ferie degli insegnanti, lo stipendio degli insegnanti, la formazione degli insegnanti, la mancanza della certezza della pena in Italia, il covid, il vaccino, il biologico e i vegani. Se volete litigare con adesso sapete come fare. Ho maturato autocontrollo, ma non fino al punto che vorrei, ovvero l’oblio. Magari sui social riesco a stare zitta, ma dal vero proprio non lo so.
Un’altra cosa che mica un gran fastidio è quando mi usano da guida turistica. Va bene che insegno storia dell’arte ma a tutto c’è un limite, specialmente se sono in vacanza. Infatti preferisco vedere i musei con Vittoria, bastano poche parole e ci intendiamo, sappiamo osservare, interiorizzare e poi parlarne anche a distanza.
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