Questa è la seconda volta, nel giro di un mese, che mi reco a Firenze. Non per piacere, ma per motivi sanitari. Ricordate che Livia ha un piccolo problema, inizialmente definito ortopedico, ma man mano che cresce sembra definirsi come problema genetico. Mi hanno prospettato fin da subito una malattia sarà con altissimo tasso di mortalità. Ho rifiutato subito questa diagnosi perché non ci volevo credere. Non potevo accettare che la mia bellissima bambina potesse lasciarmi. Per due mesi ho rifuggito l’idea, abbiamo sentito moltissimi dottori, alcuni mi hanno dato motivazioni diverse per il suo problema, ma più va avanti il tempo più mi sto rendendo conto che forse il primo dottore non si è sbagliato, magari abbiamo una versione più soft, ma sicuramente la genetica ci ha fatto uno scherzo.
Per mandare giù queste pillole amare mi concedo momenti di bellezza e di shopping in modo da cacciare nell’altro più remoto della mia mente i cattivi pensieri. Così anche stavolta ci siamo fermati una notte e abbiamo fatto i turisti per le vie del centro. Per mio marito invece la degustazione dei migliori piatti toscani che io non cucinerò mai a casa come trippa, lingua, lampredotto. Per noi invece le vetrine delle migliori firme della moda come Dior, Ferragamo e naturalmente Gucci.
Per caso siamo riusciti ad entrare senza nessuna coda, prenotazione o attesa alla mostra di Jeff Koons, un artista che ha messo d’accordo tutti, è piaciuta tanto anche a mio marito. I suoi lavori certo lasciano con il fiato sospeso, anche perché c’è la curiosità del come sia riuscito a fare certe opere. C’è la meraviglia e persino la curiosità.
Con lunga coda nonostante la prenotazione, forse dovuta al controllo del green pass e non solo, siamo andati anche a vedere il David alla galleria dell’Accademia. Una vera emozione nonostante la sala fosse davvero gremita.
E arrivederci alla prossima volta Firenze, che dopo la visita all’ospedale sai sempre donare qualcosa che scacci via le preoccupazioni.
Ti seguo silenziosamente da anni. Un abbraccio e un bacione alle tue bambine.
RispondiEliminagrazie, un abbraccio anche a te
EliminaMi dispiace per la bimba, tantissimo. Immagino sarai andata al Mayer, se eri a Firenze, dicono sia un ospedale per bambini molto quotato, certamente la seguiranno con competenza. Occorre pensare alla vita giorno per giorno, ammortizzare le difficoltà con le cose belle, è la cosa migliore. Un grande abbraccio.
RispondiEliminaL'abbiamo portata anche a Firenze perchè siamo riusciti ad avere un appuntamento con mesi di anticipo rispetto al Gaslini. Livia è nata a Genova, quindi l'hanno visitata subito e poi fissato l'appuntamento a Novembre... una snervante attesa, ma speriamo bene. Un abbraccio anche a te
Elimina