Venivo da un tot di letture noiose e per niente appassionanti. Volevo un libro coinvolgente e bello. Ho aperto questo e ho letto la parola "cancro".
Ho pensato che non volevo leggere di malattie, tumori e cose brutte.
Ho pensato che anche questo libro non era per me e l'ho chiuso. Non volevo leggerlo.
Ma io sono una persona che non abbandona i libri. Si infligge la loro noia e la loro bruttezza fino in fondo.
Così oggi ho ripreso a leggerlo e l'ho finito tutto in poche ore di lettura e con un'avidità tale che nemmeno ricordavo di avere.
Le ultime 30 pagine le ho lette piangendo come una fontana. Da quanto non lo facevo!
Questo libro parla di cancro e di amore. Di morte e di speranza.
Se avete avuto un cancro in casa vi tornerà tutto alla mente. Perché tutti i cancri sono uguali. Tutti ti illudono. E poi ti uccidono.
Avrei voluto sottolineare tante cose ma non l'ho fatto. Perché non voglio ricordare i nomi dati ai vari stadi del cancro. Mi fa male. Troppo male. Sono troppo legati a quello che ho provato io con la nonna. Era un amore diverso quello far me e la nonna ma ha rispettato tutte le medesime tappe. Mi sono identificata così tanto che non potevo proprio fare a meno di piangere.
Poi anche la descrizione della malattia di Hazel Grace... la sua incapacità di respirare... descritta esattamente come quando io non riuscivo a respirare 16 mesi fa quando avevo la polmonite....
Ricordo ancora il sollievo di quando mi attaccarono all'ossigeno, qualcuno che finalmente respirava per me... così come Lei ha bisogno di fermarsi e respirare ma soprattutto di dormire.
Dormire guarisce.
E poi che dire della mania di voler sapere cosa è successo ai personaggi dei libri che leggiamo? Io lo faccio sempre. Mi perdo in ipotetici sequel e prequel... più il libro mi ha coinvolta più ho bisogno di dargli un seguito.
Qui alla fine è ben chiaro quello che succederà. So perfettamente cosa succede. Ora sono entrambi in quel posto speciale con la P Maiuscola. E semplicemente stanno insieme.
Ho pensato che non volevo leggere di malattie, tumori e cose brutte.
Ho pensato che anche questo libro non era per me e l'ho chiuso. Non volevo leggerlo.
Ma io sono una persona che non abbandona i libri. Si infligge la loro noia e la loro bruttezza fino in fondo.
Così oggi ho ripreso a leggerlo e l'ho finito tutto in poche ore di lettura e con un'avidità tale che nemmeno ricordavo di avere.
Le ultime 30 pagine le ho lette piangendo come una fontana. Da quanto non lo facevo!
Questo libro parla di cancro e di amore. Di morte e di speranza.
Se avete avuto un cancro in casa vi tornerà tutto alla mente. Perché tutti i cancri sono uguali. Tutti ti illudono. E poi ti uccidono.
Avrei voluto sottolineare tante cose ma non l'ho fatto. Perché non voglio ricordare i nomi dati ai vari stadi del cancro. Mi fa male. Troppo male. Sono troppo legati a quello che ho provato io con la nonna. Era un amore diverso quello far me e la nonna ma ha rispettato tutte le medesime tappe. Mi sono identificata così tanto che non potevo proprio fare a meno di piangere.
Poi anche la descrizione della malattia di Hazel Grace... la sua incapacità di respirare... descritta esattamente come quando io non riuscivo a respirare 16 mesi fa quando avevo la polmonite....
Ricordo ancora il sollievo di quando mi attaccarono all'ossigeno, qualcuno che finalmente respirava per me... così come Lei ha bisogno di fermarsi e respirare ma soprattutto di dormire.
Dormire guarisce.
E poi che dire della mania di voler sapere cosa è successo ai personaggi dei libri che leggiamo? Io lo faccio sempre. Mi perdo in ipotetici sequel e prequel... più il libro mi ha coinvolta più ho bisogno di dargli un seguito.
Qui alla fine è ben chiaro quello che succederà. So perfettamente cosa succede. Ora sono entrambi in quel posto speciale con la P Maiuscola. E semplicemente stanno insieme.
Potrei continuare a scrivere qualsiasi cosa, giuro. Ma il mio giudizio non cambia. L'ho adorato davvero.
E giuro non guarderò il film. Il libro è così bello che non voglio rovinarlo.
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a
un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno
diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i
miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe
degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori
sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i
pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare
Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua
fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è
fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale,
come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus
sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto
tale andrà pagato.
Anche io l'ho appena letto e mi è piaciuto moltissimo.
RispondiElimina;) ho letto il tuo post!
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