Passa ai contenuti principali

Gli 80 euro per le mamme


Da quando Renzi ha detto che darà 80 euro ad ogni neomamma con reddito inferiore a 30 mila euro per i primi 3 anni del bambino mi sono messa a pensare se questi 80 euro siano un aiuto efficace. Prendiamo il mio caso. Mettiamo che grazie a questo bonus finalmente mi decida per il terzo figlio. Bene alla sua nascita mi arrivano 80 euro ma a questo punto bisogna vedere se il lavoro io lo ho ancora. Eh sì perché il primo punto in questione è questo: in Italia ci sono ancora troppe donne che vengono licenziate perché scelgono di diventare madri. Bene allora tieniti gli 80 euro per tre anni e fai anzi in modo che nessuna, mai più, possa essere licenziata per questo. Non ditemi che non avviene più perché non è vero. Esistono milioni di escamotage per licenziare una persona, o meglio, per non rinnovarle il contratto.
Mettiamo che riesco a conservare il lavoro, o meglio, che mi si rinnovi il contratto nonostante il mio "stato interessante". Alla Nascita 80 euro sono nulla. Con 80 euro cosa sperate di comprarci?  Il pupo appena nato sporca 8/10 pannolini al giorno. Se non riesci ad allattare il latte costa, e non poco.  Però mi direte meglio che niente e ci pigliamo questo bonus che male non fa. E io vi parlo di terzo figlio quindi con una casa in cui sono già presenti bambini e quindi accappatoi, lenzuola, passeggino, seggiolino auto  e magari anche vestitini. Dopo 3 mesi e 240 euro in più la maternità obbligatoria finisce. Con vari espedienti puoi aver lavorato fino al nono mese e goderti un mese in più (ma non è il mio caso, ho già avuto 2 gravidanze a rischio, l'età avanza e la terza non sarà da meno, almeno così mi ha detto la ginecologa), se sei statale hai un mese al 100% dello stipendio, credevo lo avessero tutti, invece no, vale solo per gli statali. E allora anche qui tieni gli 80 euro ma fammi stare 1 mese a casa in più a guardare il pupo che tre mesi son davvero pochi, specialmente se decidi di allattare al seno. Al 4° mese comunque devi decidere cosa fare. Se sei solo e non hai nonni e parenti a cui puoi affidare il pupo allora devi trovarti chi te lo tiene. Spesso e volentieri tu torni al lavoro e il tuo intero stipendio va alla baby sitter. Tu stai lontana dal pupo e paghi una che prenda il tuo posto. E' triste, ma è così. Allora cosa fai? Prendi la maternità facoltativa al 30% dello stipendio. Ma anche questa finisce. Diciamo che fra qualche rinuncia riesci a barcamenarti per il primo anno di vita del bambino e dargli le cure necessarie. A questo punto il governo ti ha elargito 960 euro in un anno, e io dico piuttosto fammi stare a casa dal lavoro 1 mese in più pagata piuttosto che darmi un'elemosina mensile che nemmeno vedo. Capisco che questi 80 euro servono a te mamma per far girare l'economia, ma diciamocelo in faccia se ti arrivano 80 euro in più di questi tempi che fai? Spendi e spandi oppure li metti sotto il materasso che non si sa mai arriva il tempo delle vacche più magre di quelle di oggi?
Ma io parlo sempre per me. Ovviamente se posso stare più a casa magari l'allattamento al seno riesce meglio e magari riesco a risparmiare soldi di latte artificiale e magari comprare qualcosa in più per la famiglia. Ma siam sempre lì... meglio ingrassare i soliti noti.

Comunque, nonostante moltissimi fattori, molte mamme oggigiorno riesco ad allattare anche dopo l'anno d'età, ma i permessi per allattamento finiscono ai 12 mesi. Allora tieni gli 80 euro e fai in modo che la mamma abbia l'allattamento fino ai 36 mesi del bambino visto che l'OMS dice che in teoria stabilisce che fino a quell'età il bambino dovrebbe essere allattato al seno. Metti anche in conto che un bambino allattato al seno è mediamente più sano, ma anche qui arricchiamo le persone sbagliate e allora è meglio fare in modo che mamma e bambino siano il più lontani possibile.
se si decide che 1 anno di permessi sia più che sufficiente allora facciamo qualcosa per implementare l'offerta degli asili nido statali. Non mi dare 80 euro al mese, ma fai in modo che ci siano abbastanza asili per tutti i bambini e non asili privati che spesso balzano alla cronaca perché sono piccoli lager, oppure fai in modo che una mamma possa occuparsi del suo bambino e di altri come avviene nei paesi scandinavi, in modo che altre mamme possano continuare a lavorare senza dover dare tutto il proprio stipendio all'asilo.
Secondo me però il massimo aiuto sarebbe tutelare il part-time. Quante volte una mamma vorrebbe poter scegliere di diminuire il proprio lavoro per passare più tempo con i figli, ma questa è vera fantascienza. Quando chiedi un part time spesso ti trovi senza un lavoro e quindi non tenti nemmeno. Eppure a quante piuttosto che 80 euro al mese farebbe comodo un orario di lavoro elastico, un part time verticale oppure orizzontale che sia. Ma anche questo appare inarrivabile, meglio 80 euro al mese, sono più facili da dare.
Gli aiuti economici servono a poco. Occorre tutela, occorrono servizi. E' troppo facile dare 80 euro ad ogni nuovo nato, così non aiuti nessuno, anche perché poi questi 80 euro chi li prende? Che se in una famiglia si lavora in due (e in piena regola) i 30 mila si sfiorano senza nemmeno troppi sforzi.

Con questo mio post non voglio offendere nessuno. E' Solo il pensiero di una mamma che dei soldi non sa cosa farsene se poi i suoi diritti di madre e di donna sono calpestati. E soprattutto il pensiero di una madre che non guarda ai soldi per pensare se mettere al mondo un bambino oppure no. Non credo che con la promessa di 2880 euro una donna si decida a mettere al mondo un nuovo figlio.

Commenti

Post popolari in questo blog

Pubblicità progresso dal 1972

Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Vincent Van Gogh, donne che Raccolgono patate

Siamo abituati a vedere il Van Gogh che usa i colori brillanti, quello delle nature morte, dei paesaggi del midi, mentre non siamo per nulla abituati a guardare il Van Gogh "realista" quando ancora non conosce la pittura parigina e soprattutto Giapponese. Il Van Gogh realista che descrive la povera gente, i minatori, i mangiatori di patate e in questo caso le raccoglitrici di patate. Prive di ogni poesia, descritte con toni terrosi riceve su zappe e vanghe, con mani nodose e un piccolo cesto di patate da un lato. Povere in ogni cosa, anche nel loro raccolto.

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?)

Il 4 Febbraio questo quadro di Gauguin ha battuto il record: è il quadro più costoso di tutti i tempi. L'opera è stata venduts da un collezionista svizzero per la cifra di 300 milioni di dollari ad consorzio di musei nazionali del Qatar. In Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?) Gauguin dipinge due donne tahitiane sedute nella boscaglia, una indossa un abito europeo rosa, mentre l'altra presenta un abito tradizionale composto dal pareo rosso e una camiciola bianca. Molti dicono che è un costo esagerato, per Gauguin non ne vale la pena, averceli, li spenderei volentieri invece. L'unica cosa che lascia un po' basita è che Gauguin visse una vita di stenti, in totale povertà e con pochi riconoscimenti in vita, mentre oggi risulta il pittore più pagato al mondo.

Toulouse Lautrec “Moulin Rouge. La Goulue”

Aggiungo, oggi,  alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch...

Chi si ricorderà di me?

Oggi mentre aspettavo di attraversare la strada un autobus si è fermato per farmi passare, l'autista mi ha fatto un cenno, si è tolto gli occhiali e ha aperto la porta per salutarmi... era il papà di una mia alunna di tanti anni fa che si ricorda ancora di me e ha sempre piacere salutarmi e farmi sapere come sta sua figlia. Inutile dirvi che mi ha fatto molto piacere, come mi fa immenso piacere vedere i miei ex alunni laurearsi, sposarsi e diventare genitori. Mi piace esse "zia" di tutti questi nipoti che chissà un giorno potrei avere di nuovo sui banchi di scuola come i loro genitori.  Lo ammetto alcuni li ho dimenticati, non riesco proprio a ricordarli tutti, altri alunni li ho amati così tanto che non posso dimenticare ne loro ne i loro genitori. Alcuni li ho odiati, l'odio è stato reciproco, ma adesso non so cosa accadrebbe se ci incontrassimo di nuovo. Altri hanno avuto così successo nella vita che è stato fin troppo semplice seguirli, campioni mondiali di...

DONE, il bacio nel posto sbagliato al momento sbagliato

Questa rivisitazione del bacio di Hayez mi piace fa morire, l'artista è DONE ed ha rivisitato molti capolavori dell'arte Italiana. In questo caso DONE ha inserito nella celeberrima scena un extracomunitario che si avvicina alla coppia per vendere una rosa.  Una scena molto contemporanea, direi! Qui potete trovare un'intervista a questo artista.

La stele di Hammurabi

Questa opera mi affascina da quando avevo 8 anni e non ha mai smesso di esercitare il suo magnetismo e il suo fascino su di me. L'ho vista e ammirata al Louvre e sinceramente me ne sono innamorata subito.  In verità mi piace tutta la civiltà mesopotamica e vi consiglio di andare qui per farvene un'idea più precisa.