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20 anni di me e di te

E oggi sono vent'anni che ci conosciamo, vent'anni che stiamo insieme. Vent'anni fa non avrei creduto di mangiare di fronte alla persona con cui avrei condiviso una vita intera. E invece nonostante tutto ci siamo. Siamo ancora noi. La vita ha cercato di dividerci ma non ci è riuscita, noi andiamo oltre.

Questa sarà solo una tappa del nostro lungo viaggio, perchè infondo senza di te non sono nessuno.

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Nostalgia

Vivo in una terra meravigliosa, meta turistica indiscussa, la città si sta facendo sempre più bella e vivace permettendoci di “vivere in vacanza” per quasi tutto l’anno. È così diversa dalla città della mia adolescenza, e ora ne apprezzo pienamente il valore.  Eppure? Eppure la propensione al viaggio mi rimane. Ho voglia di scoprire e vedere cosa c’e Oltre il Tinetto, l’ultima delle nostre bellissime isole.  Ho nostalgia delle vacanze invernali oltre equatore che una volta facevamo. Ho nostalgia del mare d’inverno è proprio faccio fatica ad accettare come oggi non possa più fare certe esperienze.  Non ho più le ferie vero, non usa più chiudere le scuole per la settimana bianca come un po’ di tempo fa. Ho nostalgia di quel che fu. Per molto tempo ho vissuto nella convinzione e soprattutto nella speranza che tutto sarebbe tornato uguale. Ho avuto l’illusione che qualcosa fosse cambiato e finalmente le cose iniziassero a girare, ma era solo un’illusione. Oggi non ...

Come è cambiato il fabbisogno di scarpe in trent'anni ma i piedi rimangono due

Quando ero piccola ricordo che avevo solo un paio di scarpe per l'estate: i santalini con gli occhietti e poi un paio di scarpe per l'inverno che di solito erano un paio di scarpe di vernice come queste Basta. Forse avevo un paio di stivali di gomma per la pioggia e basta. Forse a casa della mamma avevo un paio di superga, ma se ero a casa della nonna erano bandite, ho foto in cui ho la tuta e le scarpe di vernice, al solo pensiero mi vergogno. Oggi le mie figlie in barba al consumismo hanno scarpe per ogni occasione e ogni stagione. Partiamo dalla primavera? Scarpa da Ginnastica in tela, scarpa aperta per la gonna, in genere ballerina ma con stringa, scarpa da ginnastica tecnica leggera per camminare, ciabatta che non si sa mai. Estate: Sandalo, almeno due tipi di ciabatta (infradito e no) Scarpa da bosco alta. Autunno: Scarpa da pioggia, scarpa chiusa elegante, stivale, scarpa da ginnastica. Inverno: ci sono i saldi non vuoi implementare il parco scarpe con Stivali, scar...

Corcos, ritratto di signora con due adolescenti

Corcos è uno degli italiani a Parigi, colui che da voce alla Belle Epoque, un gioventù decadente e pronta a decadere. Loro non sono sulla spiaggia, ma su una terrazza con un basso parapetto, di bianco vestiti e intenti a leggere e forse a discutere di quello che stanno leggendo. L'atmosfera è pacata, poche nubi all'orizzonte, nessun contrasto, solo lo sguardo fisso di lei, su di noi che la stiamo osservando.

Criseide

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La Sirena di La Spezia

Da qualche giorno anche la mia città ha la sua Sirena. La Sirena è una statua in bronzo donata alla Spezia dal Maestro russo Aidyn Zeinalov posizionata tra la passegiata Morin e il nuovo ponte Thaon di Revel, prprio davanti ai traghetti per le Isole e le Cinque Terre. LA scultura è molto bella, esposta in molti luoghi di pregio arriva sul nostro molo ad impreziosirlo e sono sicura che ben presto sarà un luogo adattissimo per i selfie di tutti i turisti che solitamente affollano la città. E' una sirena particolare perchè non ha la coda o sembianze da pesce, ma indossa costume da bagno, cuffia e pinne. Sembrerebbe pronta per farsi un bagno, magari si potesse! Ma le acque antistanti non sono proprio salubri! Anche se l'estate scorsa ho visto più di una persona tuffarsi proprio da quella posizione. Io e lei diventeremo amiche, lo so. Ci vederemo ogni giorno.

Umberto Eco, Numero Zero

Ho comprato questo romanzo appena è uscito, ovviamente di carta, e poi non ho avuto modo di leggerlo perché la sera a letto preferisco leggere sul kobo mentre quest'estate al mare ho preferito la carta. Questo nuovo romanzo di Umberto Eco mi è piaciuto tanto, tanto davvero, anche se non so fin dove si spinge l'invenzione poetica e dove arriva la verità. Come in tutti i suoi romanzi c'è del verosimile, tanto ben costruito da insinuarti dei dubbi. Sarà vero, sarà invenzione... non lo sai mai fino alla fine. lo stile è asciutto e scorrevole e si legge agevolmente in poco tempo. Certo non è un mattone come altri suoi romanzi, ma è intrigante tanto quanto. la materia prima di questo romanzo, come gli altri del resto, è la storia, ma non la storia medievale (come nel Nome della Rosa e Baudolino che ho amato dalla prima all'ultima riga), ma dalla storia più vicina risalendo fino al dopoguerra e costruendo una versione alternativa degli eventi, con Mussolini che non s...

Henri de Toulouse-Lautrec, Ballo al Mouline Rouge

Henri de Toulouse-Lautrec è un pittore che mi ha da sempre affascinata. Adoro le sue atmosfere, adoro i suoi quadri evocatori di una società dedita al divertimento e al lusso che non c'è più e si può solo vagheggiare oggi come oggi. Ma mi piace anche la tristezza che Henri imprime alle sue opere, la malinconia che sta sempre dietro a qualcosa di ostentato. Henri dipinge Montmartre con i suoi cabaret, i suoi caffè concerto, i suoi singolari paradisi a pagamento, il circo e i suoi originali personaggi, nella Parigi di fine Ottocento, Montmartre è un quartiere vario ed eterogeneo dove si mescolavano parecchie classi di attività e trovavano modo di esprimersi culture e ceti sociali molto diversi fra di loro. L'allora appena fondato Moulin Rouge è visto dal pittore in chiave quasi caricaturale, colto in un momento di frequentazione da parte della società parigina. Diversi personaggi interagiscono tra loro, si affollano al bancone del bar, discutono e osservano le ballerin...

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