Oggi si festeggia Santo Stefano, il primo martire, lapidato dall'ira della folla. La sua storia è narrata negli Atti degli Apostoli e qui rappresentata da Pietro da Cortona che tralascia la violenza della lapidazione per mettere in risalto il momento in cui Stefano pronuncia le sue preghiere: Signore Gesù, accogli il mio spirito”, “Signore non imputare loro questo peccato”. Vicino a Lui il giovane Saulo, poi Paolo. In alto compare la trinità e un angelo porge a Stefano la palma del martirio.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
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