Leggere il libro è stato impegnativo, ma vedere il film è stato noiosissimo. L'isola di Arturo è un vecchio film del 1962 in bianco e nero, e anche se ha un buon punteggio sia per la critica che per il pubblico oggi è abbastanza noioso. L'assenza di colore e l'estrema lentezza della narrazione a volte sono trascurabili nel giudizio complessivo di un vecchio film, ma quello che mi ha lasciata perplessa è proprio la sceneggiatura. Se il libro è così ricco di dettagli, il film ne è inversamente privo. I temi trettati dalla Morante in maniera eseplare sono banalizzati, nella sceneggiatura è colto solo l'aspetto narrativo. I temi forti sono appena accenati e decisamente trascurati.
Immagino anche che la società italiana degli anni 60 non fosse pronta a veder trattati al cinema certi argomenti, per questo sono stati "trattati" in questo modo da coloro che hanno faatto la sceneggiatura.
Ancora una volta il film mi ha deluso.
Il libro vince sempre.
Il libro vince sempre.
Non capisco perchè mi intestardisco in questa pratica... libro poi film.
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