in questa categoria possiamo far rientrare tanti di quei libri per cui non rimane solo che l'imbarazzo della scelta. Certo può trattarsi di un viaggio qualsiasi, vero, immaginato, pianificato o anche indotto verso paradisi artificiali.
Ho letto da Poco Niente ressurrezioni, per favore di Uhlman e a suo modo è un libro che racconta di un viaggio, il viaggio che il protagonista svolge nella sua terra natia la Germania, dopo l'orrore dell'Olocausto.
Avrei letto volentieri anche Sulla Strada di Keruak, sono anni che rimane lì e non trovo mai l'occasione per leggerlo.
Nella mia TBR ammuffisce anche In Patagonia di Chatwin, in attesa del momento giusto.
Lo scorso anno ho comprato Ebano, di Ryszard Kapuscinski , forse lo leggerò in estate.
Lo scorso anno volevo leggere anche i viaggi di Ibn Battuta, il corrispondente islamico del nostro MArco Polo, ma entrambi giacciono nel mio scaffale ansiosi di essere scelti, come Le mille e una notte, che a loro modo sono un viaggio anche loro.
Quello che io mi chiedo è questo: vivrò abbastanza per leggere tutto quello che vorrei?
Non lo so.
Ho letto da Poco Niente ressurrezioni, per favore di Uhlman e a suo modo è un libro che racconta di un viaggio, il viaggio che il protagonista svolge nella sua terra natia la Germania, dopo l'orrore dell'Olocausto.
Avrei letto volentieri anche Sulla Strada di Keruak, sono anni che rimane lì e non trovo mai l'occasione per leggerlo.
Nella mia TBR ammuffisce anche In Patagonia di Chatwin, in attesa del momento giusto.
Lo scorso anno ho comprato Ebano, di Ryszard Kapuscinski , forse lo leggerò in estate.
Lo scorso anno volevo leggere anche i viaggi di Ibn Battuta, il corrispondente islamico del nostro MArco Polo, ma entrambi giacciono nel mio scaffale ansiosi di essere scelti, come Le mille e una notte, che a loro modo sono un viaggio anche loro.
Quello che io mi chiedo è questo: vivrò abbastanza per leggere tutto quello che vorrei?
Non lo so.
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