Ecco il signore sornione in tuba e Rendigote che osserva dal balcone il Bulevard Haussman in una bella giornata primaverile, gli alberi folti che irrompono dalla balconata brillano anche grazie al tendaggio rosso e bianco che mette in ombra il primo piano. LA ringhiera occupa gran parte dello spazio visivo, ma nonostante questo immaginiamo le dame a passeggio, gli strilloni con l'edizione del pomeriggio, la vita parigina tutta. Una Parigi perduta, la Parigi della Belle Epoque che tutti sognano con ammirazione. La Belle Epoque è un luogo dell'anima, un luogo che non esiste, un luogo dove si pensava di stare meglio senza l'incubo della guerra mondiale...
   Questo dipinto è stato concepito nel 1875 a Barbizon da Max Liebermann,  ma l'ho scelto perché mi ricorda le estati della mia infanzia quando anch'io raccoglievo patate e quando la fattoria dei miei bisnonni non era ancora meccanizzata. Non sto parlando di millenni fa, ma delle estati della seconda metà degli anni 80, quando tutti davano una mano. Gli uomini davanti con la zappa e le donne e i bambini dietro con i sacchi di iuta a raccogliere le patate. Il ricordo è in me vivido e veramente poco diverso da questo dipinto di 90 anni precedente. Sullo sfondo una carrozza, molta gente che lavora. Ecco nei miei ricordi almeno si raggiungevano i campi con il trattore, tutti dentro alla ribalta pronti al lavoro.

Bellissimo questo quadro
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