Per tutto il XIX secolo la vita sottile fu oggetto di ammirazione e le donne usavano i corsetti con stecche di balena o addirittura di metallo per ottenere una silhouette perfetta.
Guardando questo corsetto mi è tornata alla mente Nanà, raffigurata da Manet
Anche se Manet addolcisce le linee del bustino, le pennellate sapienti rendono un senso di morbidezza che nella realtà proprio non doveva esserci, Manet ci ridà una figura morbida, sensuale per nulla artefatta come in realtà invece era, quella vita sottile non era altro che il risultato di una costrizione, una vera e propria tortura. Eppure neanche Zola così puntiglioso nel descrivere l'ambiente di Nanà ci riporta informazioni su questa tortura legalizzata.
Infondo era normale, una cosa abituale, che noi oggi viviamo come una falsità, ma che allora non appariva tale.
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