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Toulouse Lautrec a Pisa, una gita domenicale


Ogni tanto ci concediamo una mostra. Spesso quelle di Milano, quest'anno Pisa.
Non frequento spesso Palazzo Blu, perché le mostre che propone sono sempre di nicchia e di difficile lettura e non le ritengo adatte al pubblico di "casa mia". Ma stavolta mi sono buttata e con grandi risultati.

Da dimenticare la coda di 40 minuti e il sovraffollamento delle sale, ma era domenica, siamo sotto le feste di Natale e ci sta che l'affluenza sia tanta, ma sembrava che tutta Pisa fosse a Palazzo Blu. Dopo 40 minuti un agente della sicurezza si accorge di noi, povera famiglia con bimbi piccoli in coda e ci fa passare avanti... avremo saltato giusto altri 30 minuti di coda.
Il prezzo non è proibitivo, 10 euro a testa, i bambini gratis fino agli 8 anni. Ma la cosa veramente bella è stata che fornivano le audioguide a tutti! Bambini compresi, e soprattutto comprese nel prezzo del Biglietto. Questa è stata una grandissima cosa. DA una parte mi ha tolto la gioia di parlare con mia figlia davanti ai quadri esposti, ma dall'altra l'ha resa fruibile a tutti i componenti della famiglia, tanto che all'uscita eravamo tutti soddisfatti.

A Viki piacciono i musei e piace stare davanti ai quadri per minuti e minuti, ma Rachele fino ad Oggi non aveva mai gradito... mentre questa mostra le è piaciuta tanto! Inizia a crescere, fra poco avrà 6 anni, ma dopo un po' lei diventava insofferente, cosa che non è accaduta questa volta.
L'audio Guida era gradevole, con molta musica e le spiegazioni chiare ed efficaci.

Sono presenti solo Affiches e qualche disegno, ma il clima della bella Epoque che l'allestimento suggerisce rende questo solo un piccolo problema.

C'erano diversi bambini ed era bello vederli seduti sotto le opere ad ammirarle e a seguire l'audio guida attentamente. Se insegnamo ai bambini che il museo è una cosa divertente, dove sono custodite cose belle, nel prossimo futuro avremo meno problemi di conservazione di quelli che abbiamo oggi. Alla mia generazione e  a tutte quelle precedenti è stato insegnato che il museo è noiso, è un luogo da evitare ed è per questo che Pompei cade a pezzi. Mentre più di una volta mia figlia ha battuto i piedi per terra perché voleva entrare in un museo. E' così che devono crescere i bambini se vogliamo un futuro migliore.

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