Ho parlato più volte di Mucha nel mio blog, ma quando un artista ti ispira non puoi proprio farne a meno. Ne riparlo volentieri oggi dopo aver visto la mostra a lui dedicata a Milano. Desideravo vederla, ma ammetto che è stata un fuori programma. La fortuna ha voluto che in quel momento non ci fosse nessuna coda e sono entrata senza problemi per vedere una delle mostre che mi ha emozionata di più nel corso della mia vita.
Al liceo mi sono più volte ispirata a lui e vedere i suoi capolavori dal vivo mi ha emozionata parecchio e finalmente ho potuto approfondire un autore che spesso non viene inserito in libri per la sudditanza alle cosiddette "arti maggiori" ovvero pittura, scultura e architettura come se la pubblicità e le stampe e tutte le arti "minori" non godessero del privilegio di essere conosciute.
Qui sopra ho inserito una serie dedicata alle pietre preziose, fra tutte preferisco lo Smeraldo. Mucha riesce a restituire il carattere proprio di ogni gemma attraverso il colore e la seducente bellezza femminile. La rappresentazione dello smeraldo è stato scelto anche per la locandina della mostra e rappresenta la donna fatale interpretata da Mucha, avvolta in un panneggio verde, le mani incrociate sulla testa di una fiera, lo sguardo fisso sullo spettatore, il diadema con la serpe. Una donna sicura di sé e del suo avvenire. Fiera e consapevole, a cui nulla ha da invidiare alle donne-mantidi di Klimt.
Era già nei miei programmi di visita ma mi hai fatto aumentare il desiderio di visitare la mostra. Grazie
RispondiEliminadi niente. è una delle mostre più belle a cui sono stata
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