Passa ai contenuti principali

Un Favoloso appartamento a Parigi


Era parecchio che avevo questo ebook nel kobo e visto che sono in vena di sole letture leggere in questo periodo, ho scelto di leggerlo. Mai mi sarei aspettata di trovare questa storia, di conoscere Marthe de Florian. 

Sinceramente mi chiedevo come mai ultimamente si fosse concertata l'attenzione degli addetti ai lavori su Boldini, artista della belle époque non molto presente sui manuali. Ci sono state importanti mostre, mi pare una l'anno scorso a Forlì. E solo ora, per caso ho intuito il perché. Grazie al ritrovamento reale del "favoloso appartamento" di Marthe de Florian e al ritratto che le fece Boldini, non conosciuto e poi venduto all'asta per 2 milioni di euro. 
Due milioni non sono tanti, sia chiaro, Van Gogh, Picasso e Munch hanno battuto cifre sopra i 100 milioni, Gauguin e Cezanne sopra i 250 milioni di euro per farci un'idea. Uno che può essere paragonato a Boldini è per esempio Telemaco Signorini e lui è valutato sui 500 mila euro, quindi vendere a due milioni è un colpaccio!

Ho letto tante cattive recensioni su questo libro. Si ci sono cose che non quadrano, come l'età di April. E' molto giovane, ha solo 35 anni eppure ha un'ottimo curriculum se paragonato ad un laureato in beni culturali italiano. Però ci sta. In America ci sono pochi studiosi di Arte confronto all'Italia, e comunque un piccolo museo di mobilia può anche avere un giovane conservatore. Probabilmente l'autrice ha portato su Parigi la realtà Americana dei piccoli musei che nascono attorno ad un impresa eccezionale non avendo niente da raccontare. Questa è vero che è un'ingenuità, ma ci sta che comunque nel verosimile qualcosa scappi, non si è tutti come Umberto Eco capaci di scrivere così bene una storia verosimile da non essere in grado di smontarla.
Ricordiamoci che negli Stati Uniti è tutto più facile, solo in Italia riesci (a fatica) ad arrivare a fare carriera solo dopo i 40.
Ho conosciuto giovani conservatori di piccoli musei che non avevano ancora 30 anni in Italia, quindi ci sta che una che si occupa di mobilia antica abbia a 25/26 anni l'opportunità di avere un incarico.

Nonostante tutto la storia mi ha affascinata. Vorrei sapere di più su Marthe lo ammetto.

Mi sento di dover difendere questo libretto, insomma, oltre 450 pagine, non è proprio snello, ma si legge bene, è una lettura da ombrellone con uno sfondo verosimile.
Trovo che molti blog di recensioni tendano a stroncare questi best seller in nome di una cultura alta. Ok ci sono libri che devono essere letti, che sono assolutamente pietre miliari nella storia dell'uomo, ma ci sono anche momenti dove un lettore deve semplicemente divertirsi, passare tempo e soprattutto leggere. Questo libro è un passatempo, un cuscino fra libri pesanti. Sempre meglio leggere questo libro che guardare un talent alla tv, o peggio ancora altri programmi.
L'importante è leggere.


Alla timida e romantica April, antiquaria e critico d’arte, viene proposto di andare a Parigi, dove pare ci sia un appartamento abbandonato da oltre settant’anni, pieno di mobili provenienti da tutto il mondo, gioielli preziosi e quadri di inestimabile valore. Su tutti spicca un dipinto, firmato dal pittore italiano Giovanni Boldini: chi è quella donna bellissima avvolta in un sontuoso abito rosa? È Marthe de Florian, la proprietaria dell’appartamento ai tempi della Belle Époque. Incuriosita, April comincia a studiare le carte, i diari e le lettere di Marthe, con l’aiuto del collega francese Luc Thebault. Scoprirà gli amori di una donna determinata a raggiungere il successo, e la sua ambigua carriera dal Le Folies Bergère ai lussi dell’appartamento nel cuore di Parigi, quando riuscì a diventare una delle donne più corteggiate della città, amata e servita dai suoi ricchi spasimanti. E scavando nella storia di Marthe, April troverà l’ispirazione… 
Un grande successo negli Stati Uniti, un romanzo indimenticabile che continuerà a parlarci anche dopo aver letto l’ultima riga.

Commenti

Post popolari in questo blog

Max Liebermann Raccolta delle patate a Barbizon

Questo dipinto è stato concepito nel 1875 a Barbizon da Max Liebermann,  ma l'ho scelto perché mi ricorda le estati della mia infanzia quando anch'io raccoglievo patate e quando la fattoria dei miei bisnonni non era ancora meccanizzata. Non sto parlando di millenni fa, ma delle estati della seconda metà degli anni 80, quando tutti davano una mano. Gli uomini davanti con la zappa e le donne e i bambini dietro con i sacchi di iuta a raccogliere le patate. Il ricordo è in me vivido e veramente poco diverso da questo dipinto di 90 anni precedente. Sullo sfondo una carrozza, molta gente che lavora. Ecco nei miei ricordi almeno si raggiungevano i campi con il trattore, tutti dentro alla ribalta pronti al lavoro.

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Schiele, cardinale e suora

  Continuo la mia rassegna di "baci" nell'arte con quest'opera poco conosciuta di Schiele, un'opra controversa e provocatoria, un bacio fra un cardinale che ha il volto dello stesso pittore e  una suora, che ha il volto della sorella di Schiele, sua prima modella. Quest'oera è una critica alla società viennese dell'epoca ma anche un omaggio al suo maestro, Klimt, infatti le analogie con il Bacio di quest'ultimo sono molteplici.

I biscotti della nonna

  Alla nonna piacevano i dolci, in casa non mancavano mai le caramelle e tantomeno i biscotti che lei chiamava “pastìccini” che ovviamente offriva se qualcuno andava a farle visita. Spesso acquistava i tresor e io ne andavo matta. Solo oggi ho realizzato che non li fanno più. Non so quando sono usciti di produzione ma ormai fanno parte di quelle cose anni 80 svanite. Altro biscotto uscito di produzione che andava per la maggiore in casa della nonna era questo: Mi ricordo che acquistava sempre quello ai fichi. Anche questo biscotto non è più prodotto e chissà da quanto. Entrambi si trovano solo nei siti che ricordano i “favolosi” anni 80, ma sono solo ricordi. In compenso si trovano moltissime ricette per i tresor da fare in casa, ma in fondo basta guarnire un pavesino e il gioco è fatto. Ma oggi le persone vanno sempre in visita nelle case delle persone che conoscono o dei parenti? Ricordo che negli anni 80 i miei nonni ricevevano visite e le facevano. I mei genitori mai. Semmai fa...

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

I Puffi

Quando ero piccola guardavo molti cartoni animati, fra questi, i puffi. Mi piacevano, ma non mi ha mai appassionato la loro storia in sè, però mi piaceva averli e giocarci in casa oltre a guardare i cartoni animati. Avevo molti personaggi: Grande Puffo, Puffetta,  Forzuto e anche Baby Puffo che tenevo in una bacheca appesa al muro e poi tiravo giù quando mi servivano per giocare. Mi ricordo che a volte le barbie potevano trovare il villaggio dei puffi, alla faccia di Gargamella, che non ci riusciva mai. Ovviamente avevo anche lui e Birba. In questi ultimi due weekend passati a passeggiare nei miei boschi ho cercato con attenzione qualche Amanite Muscaria da fotografare, ma niente, non sono riuscita a trovarla. Eccola qua, in una foro trovata su google, non è facilissima da trovare nei boschi, l'ho visto pochissime volte, forse una o due, molto più semplice imbattersi in un porcino. Mentre ne parlavo con le mie bambine, Rachele mi ha fatto riflettere su una cosa a cui in 38...

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

Avanti un altro

Con la scuola ricominciano anche i programmi alla tv e quello che noi aspettavamo di più era proprio il programma di Bonolis, Avanti un altro. Cenando alle 19 ci fa compagnia durante la cena, ci lascia momenti in cui possiamo parlare fra di noi e invece ci sono momenti in cui possiamo ridere tutti insieme. In confidenza posso dirvelo non vedo l'ora di rivedere Bonolis. Adoro Bonolis. Sarà che sono cresciuta con lui dai tempi di Bim Bum Bam.... è come se avesse accompagnato la mia generazione attraverso programmi sempre adatti alla nostra età.

Gli amanti, Magritte

Oggi ho scelto Gli Amanti di Magritte perché vorrei presentarvi nelle prossime settimane una serie di "baci". Inizio con questo perché oggi mi sento molto surrealista! :) Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda si trova al Moma di New York . Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. La scena è poi completata da uno sfondo fortemente contrastato di tonalità di blu e dalla cornice classicheggiante che riveste la rossa parete, riportando agli occhi i tempi antichi. I due lenzuoli sono resi con un abile uso dei chiaroscuri, che sembrano riecheggiare i virtuosismi del peplo di una scultura ellenistica, e sono fonte di luce dell’intera opera. Questi drappeggi che paiono leggeri e appena appoggiati sui volti dei du...