Passa ai contenuti principali

Vittorino Andreoli, Corso di Sopravvivenza per genitori e insegnanti


Questo libro mi è stato consigliato da una persona che avevo appena conosciuto, una collega, durante un corso di formazione. L'ho letto perché faceva parte della bibliografia usata per il corso, che mi è piaciuto tantissimo e che ho trovato utile per la mia professionalità.

Lo ammetto, dopo la SSIS non ho più aperto un libro di didattica perché ne avevo la nausea. Mi avevano inculcato tante cose nella testa che non hanno trovato applicazione concreta nel mio lavoro e per questo ne sono rifuggita.
Ma quando è un collega a consigliarti una lettura sorge spontaneo dire: "perché no?"

L'ho letto sull'iphone nei momenti di libertà, ho sottolineato dei passi che ho trovato interessanti. 

Ne ho apprezzato molte parti e con altre non sono d'accordo, come la riflessione finale sulla necessità di non bocciare durante la scuola dell'obbligo. Oggi per obbligo in Italia si intende fino al compimento del 16° anno di età. Ecco io credo invece che sia utile fermare i ragazzi tra i 12 e i 16 anni. Prima no, non serve, sia chiaro. Ma alle medie e alle superiori credo che sia ancora necessario finché il sistema scolastico rimane come è adesso. La bocciatura esiste nel nostro sistema perché per passare alla classe successiva si ha bisogno di un certo numero di competenze che si traduce nella sufficienza in tutte le materie. In altri sistemi scolastici stranieri non si boccia perché semplicemente si certificano le competenze in ogni singola materia. Cosa vuol dire? Tu frequenti un corso di matematica e finché non sai fare quelle cose non passi al corso successivo. In pratica puoi raggiungere il livello 10 di Italiano e arrivare al 3 di Matematica. Mentre in Italia si tende a portare tutti al livello 5 (sempre esemplificando per grandi sistemi) solo che in Italia per accedere a qualsiasi università occorre un qualsiasi diploma, mentre in questi sistemi scolastici per livelli se non hai raggiunto determinati livelli in certe discipline non sei ammesso all'università. A Parer mio è meglio essere bocciati, pagare un anno durante l'adolescenza piuttosto che pagare poi per tutta la vita la propria inettitudine e vedersi preclusa la possibilità di poter andare all'università.
Per questo credo che una Bocciatura non sia poi così grave. Ai miei tempi esisteva e anche ai tempi che furono. E' vero che qualcuno ne ha sofferto, qualcuno ne è morto ma gran parte ne è sopravvissuto. Ricordo che chi parla su questo blog è un'insegnante mentre chi scrive il libro è uno psichiatra. Ad ognuno il suo ambito.

Molte cose le ho trovate invece molto interessanti, come per esempio quando spiega che i giovani non sanno sognare, e questo è un gravissimo problema.
Ed è vero!
La differenza fra me e loro è questa. Io sogno, ho una stanza piena di sogni. E l'ho sempre avuta! I miei studenti non hanno sogni. Come si può vivere senza sogni?
I loro spesso non sono sogni, ma bisogni indotti e spesso indotti dalla pubblicità.
Per questo non guardo i talk-show, non guardo i programmi alla tv, ma solo film e telefilm. Poi leggo. Voglio continuare ad avere sogni miei, non sogni di altri!

Ci sono molti passi interessanti. Ma come in ogni manuale di questo tipo bisogna saper prendere ciò che ci serve, capire quali cose sono inattuabili o non ci appartengono e tenere solo il buono. Dobbiamo essere dotati di criticità per poter dialogare correttamente con il testo. In parte è adatto ai genitori, ma credo che tratti troppo nello specifico diversi aspetti, aspetti a cui un genitore non dovrebbe interessarsi.

La cosa più interessante che ho trovato è stata la spiegazione che dà l'autore alla polmonite. Dice che la polmonite è una malattia che abbiamo sempre latente dentro di noi, ma esplode solo quando siamo eccessivamente tristi. Ho pensato alla mia polmonite del 2013, a quella di mia figlia e a quella di mia mamma. Effettivamente abbiamo preso tutte e tre la polmonite in un momento in cui eravamo tristi per un motivo o per l'altro. Ma ridurre una cosa del genere solo alla tristezza mi sembra riduttivo e persino pericoloso. Può essere, ma non solo quello.

Ho citato esempi in cui non ero d'accordo (la bocciatura), in cui sono pienamente d'accordo (la mancanza di sogni) e in cui sono scettica ( polmonite e infelicità). Potrei continuare usando questo schema, ma lascio a voi la lettura, e la curiosità di scoprire cos'altro c'è scritto.

Non credo sia sbagliato approfondire anche la conoscenza con l'autore. Sbirciate il suo sito, ne vale la pena.


Le amicizie e le antipatie, i successi e le delusioni scolastiche, la vita in famiglia e i primi amori: la crescita di ogni ragazzo è fatta di contesti e momenti cruciali che segnano indelebilmente il suo modo di rapportarsi a se stesso e agli altri. Dopo aver osservato e studiato per anni il rapporto tra giovani e adulti dalla prospettiva privilegiata della psichiatria per coglierne gli effetti dannosi, in questo volume Vittorino Andreoli parte dalla sua lunga esperienza con genitori e insegnanti per spiegare come risolvere al meglio i piccoli e grandi problemi della vita dei figli: in un itinerario che attraversa le paure infantili e la scelta del gruppo di amici, la scoperta del proprio corpo e la vita scolastica, le insicurezze e i momenti di ribellione, il grande psichiatra ci accompagna passo dopo passo nel percorso di crescita dei nostri ragazzi, aiutandoci a compiere le scelte migliori per aiutarli a diventare adulti sereni e consapevoli. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Venere di Milo a cassetti

Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Gli amanti, Magritte

Oggi ho scelto Gli Amanti di Magritte perché vorrei presentarvi nelle prossime settimane una serie di "baci". Inizio con questo perché oggi mi sento molto surrealista! :) Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda si trova al Moma di New York . Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. La scena è poi completata da uno sfondo fortemente contrastato di tonalità di blu e dalla cornice classicheggiante che riveste la rossa parete, riportando agli occhi i tempi antichi. I due lenzuoli sono resi con un abile uso dei chiaroscuri, che sembrano riecheggiare i virtuosismi del peplo di una scultura ellenistica, e sono fonte di luce dell’intera opera. Questi drappeggi che paiono leggeri e appena appoggiati sui volti dei du...

Duchamp, Fontana

Per me questa è un'opera davvero importante. La sua analisi e la sua comprensione mi hanno aperto le porte del 900 che fino ad allora erano rimaste chiuse.  Capendo il gesto di Duchamp ho aperto la mente all'arte del 900.  Ho capito che prima di giudicare bisogna capire e conoscere.  E ormai legata a lei ci sono troppi ricordi, simpatici ovviamente, che sono scritti indelebilmente nella mia memoria e che mi saltano in mente ogni volta che la vedo.

Io e Te, Ammaniti

ho letto questo libro in meno di un paio d'ore mentre mi riposavo dopo pranzo per la scuola. La mia collega ha deciso di leggerlo in classe, interamente. In questo momento non sono proprio pronta per leggere storie del genere. Ho bisogno veramente di idiozie e leggerezze, capita no? Eppure l'ho letto volentieri anche se i temi trattati sono molto forti e impegnativi. Viverlo in classe non sarà facile. Mi riprometto di vedere il film uno di questi giorni.

bacio alla Finestra, Munch

“Il bacio con la finestra” è un dipinto di Munch del 1892 conservato al National Museet for kunst di Oslo. Una coppia di amanti clandestini si baciano vicino a una finestra, nascosti al mondo esterno da una tenda. Al di fuori, pochi passanti e qualche vetrina illuminata. La pittura è carica di tinte macabre e realizzata con pennellate spesse. Le tinte fredde richiamano le atmosfere nordiche. Il dipinto fa parte di un gruppo di opere sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore.

Il Cassettino dei Ricordi

Mi piace un sacco perdermi tra le immagini di Pinterest perchè escono cose che avevo dimenticato. Cose che una volta, negli anni 80 non ci sognavamo davvero di fotografare come questa boccetta di plastica che conteneva la pennicellina che la nonna custodiva nell'armadietto dei medicinali e mi metteva sopra le ferite. Non aveva data di scadenza. Esisteva. Era lì per le mie ginocchia eternamente sbucciate. Non ricordo una sola estate senza una crosta sul ginocchio, e invece le mie figlie hanno quelle ginocchia sempre lisce, come se le ginocchia rotte fossero appanaggio degli anni 80... E ora grazie a Pinterest e a internet il ricordo sbiadito della nonna che mi cura le ginocchia sarà qualcosa di più concreto.

La Sirena di La Spezia

Da qualche giorno anche la mia città ha la sua Sirena. La Sirena è una statua in bronzo donata alla Spezia dal Maestro russo Aidyn Zeinalov posizionata tra la passegiata Morin e il nuovo ponte Thaon di Revel, prprio davanti ai traghetti per le Isole e le Cinque Terre. LA scultura è molto bella, esposta in molti luoghi di pregio arriva sul nostro molo ad impreziosirlo e sono sicura che ben presto sarà un luogo adattissimo per i selfie di tutti i turisti che solitamente affollano la città. E' una sirena particolare perchè non ha la coda o sembianze da pesce, ma indossa costume da bagno, cuffia e pinne. Sembrerebbe pronta per farsi un bagno, magari si potesse! Ma le acque antistanti non sono proprio salubri! Anche se l'estate scorsa ho visto più di una persona tuffarsi proprio da quella posizione. Io e lei diventeremo amiche, lo so. Ci vederemo ogni giorno.