Mi è piaciuto proprio poco, lo devo ammettere. Ho letto tutta la serie abbastanza velocemente, ma da quando Bianca è diventata spettro anzichè Vampiro il mio interesse è proprio calato. Mi piace leggere di Vampiri e non di altri esseri sovrannaturali. Quindi scemato l'interesse per il genere ho messo in luce tutti i difetti di questo libro: succedono sempre tantissime cose e nessun evento è mai spiegato e vissuto come invece meriterebbe. Manca tutto il lato descrittico, mancano proprio tutte le emozioni, sono solo fatti messi uno dietro l'altro. Lo avevo già colto all'inizio della saga, ma diciamo che mi era piaciuta molto l'idea che i vampiri potessero avere figli e che potessero esserci vampiri vivi, ma che prima o poi necesariamente dovevano morire per sviluppare la loro vera natura. La scelta opposta di Bianca mi ha lasciata interdetta, e in cuor mio, mi apsettavo una rivoluzione opposta, ovvero un happy ending all'insegna di vissero tutti felici e vampiri per l'eternità... e invece? Invece Lucas torna umano ma Bianca rimane spettro.
Rimane ancora un libro da leggere, quello dedicato a Balthazar, ma non so se lo farò.
Bianca e Lucas hanno superato qualsiasi
ostacolo per difendere il loro amore, anche la morte. Non solo la morte.
Bianca è diventata uno spettro e Lucas è stato trasformato in ciò che
ha combattuto per tutta la vita: un vampiro. Ma sono ancora insieme.
Mentre aspetta che Lucas riapra gli occhi per la prima volta da
non-morto, Bianca pensa che nulla potrà ormai separarli, ma sa già che
al risveglio dovranno fare i conti con la sua feroce sete di sangue. Non
rimane che rifugiarsi a Evernight, la prestigiosa accademia dove i
vampiri imparano a confondersi tra gli umani e dove è nato il loro
amore. Ma, ancora una volta, tra i corridoi di Evernight niente è come
semhra, e la spietata rivalità tra spettri e vampiri minaccia di
esplodere. C'è di nuovo una posta in gioco, forse più alta di prima:
qualcosa per cui combattere, qualcosa che vale più della vita.
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