Ultimamente mi sono intrippata con quest'autrice, Chiara Parenti, e ho letto tutti i suoi libri. Mi era piaciuto troppo il primo e mi sono fatta tante risate con L'importanza di Chiamarsi Cristian Grei. 
Se devo essere sincera questo è quello che mi è piaciuto di meno. LA voce narrante è maschile e non credo che i maschi siano dotati di quelle pulsioni così romantiche. Le romanticherie sono datatte ai pensieri delle femmine. Ma si vede che io sono vecchia scuola.
Comunque carino e piacevole da leggere, nonostante tutti quei Cincillà.
Però mi è piaciuto anche il messaggio di fondo, che se sei in pace con te stesso la tua vita è migliore, ed è proprio vero. Quando sei tranquillo, spensierato vivi il momento e in qualche modo te lo fai bastare la tua vita prende una piega diversa. Nonostante sia un romance, c'è un po' di spessore dietro. Proprio come piace a me.
A trent’anni suonati Matteo Gallo, 
aspirante scrittore senza soldi e senza speranze, è costretto a vivere 
con la sorella Beatrice e “loro”, Rachele e Gabriele, i due 
scatenatissimi nipotini. Nessuna delle tate finora ingaggiate è riuscita
 a domarli. Ma ecco che, come per magia, un pomeriggio di fine 
settembre, un forte vento che spazza le nubi dal cielo porta tata Katie.
Beatrice e i suoi bambini restano 
subito incantati da questa ragazza inglese un po’ stravagante e 
scombinata, che fa yoga, mangia verdure, va pazza per i dolci… e che con
 le sue storie fantastiche e i suoi giochi incredibili è in grado di 
cancellare l’amaro della vita. Matteo invece cercherà (o crederà) di 
sottrarsi al suo influsso: ma sarà tutto inutile, perché Katie compirà 
su di lui la magia più grande. Quella dell’amore.
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