Cerco di andare avanti anche nella TBR dei libri da leggere prima della maturità classica che ancora mi mancano, ma dato che sono oltre 300 non so se finirò mai.
Il simposio di Platone mi mancava, all'università ne avevo letti diversi ma non questo.
Devo dire la verità? Mi ha lasciata un po' interdetta, l'ho trovato veramente misogino. Ultimamente trovo molte letture misogine e mi danno fastidio. Certo rileggendo cose scritte prima del femminismo è anche normale, direte voi, ma ogni qualvolta intravedo una, anche velata, critica alla donna in quanto essere inferiore la lettura mi appare indigesta, anche se a scrivere è Platone.
Sono convinta che in ogni anno della nostra vita ci sia spazio per un determinato filone, è indubbio che ogni tanto un libro te lo perdi, ma leggerlo nel momento sbagliato può essere deleterio. Questo libro, semplicemente è arrivato nel momento sbagliato. Non sono proprio riuscita ad apprezzarlo.
Il "Simposio" è la grande "lezione d'amore" del pensiero occidentale. Nella polifonia di voci riunite nella gaia e giocosa atmosfera di un banchetto, Platone ci presenta, l'una dopo l'altra, le dottrine dell'eros esposte nell'orizzonte del mito, nella filosofia presocratica, nella scienza medica, nel sentire comune e in quello dei poeti. A questa vera e propria "summa enciclopedica" del sapere erotico dell'antichità, la possente parola di Socrate contrappone una nuova visione dell'amore, che libera la forza demoniaca dell'eros al di là del vincolo dei corpi e degli individui, in una autentica ascesa conoscitiva verso l'idea del bene e del bello.
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