Avevo letto nel 2013 Una Moglie a Parigi e mi era piaciuto tantissimo, anche di più. Quindi non ho esitato a leggere anche questo, dedicato per altro ad una donna che ho anche molto apprezzato Beryl Markham. Di Beryl avevo già letto A occidente con la notte e lo avevo molto apprezzato, anzi mi ero chiesta come La mia Africa avesse avuto così tanto successo mentre questo libro neanche un po'. Sapevo che era stato apprezzato perfino da Hemingway, ma era caduto ben presto nel dimenticatoio. Beryl fu una grande donna, nata nel momento sbagliato. Troppo indipendente, troppo femminista, troppo avanti per vivere degnamente a cavallo delle due guerre. E a lei non bastano i capelli alla maschietta per essere quello che vuole, le resistenze sono troppe. Il libro però non è all'altezza del personaggio di Beryl. Anzi, il libro non è all'altezza del Kenya che racconta. La McLain racconta una storia ambientata in Africa ma non riesce a darle la forza che l'Africa imprim...