Non riesco ad abituarmi all'idea che l'estate sia finita. Oggi, nonostante il tempo, siamo venuti all'isola nella speranza di un ultimo raggio di sole nonostante le nuvole. Ieri è andata bene, alla fine un po' di sole è uscito, ma oggi... Il cielo è proprio coperto e il mare è verde. Avevamo ancora due biglietti e l'alternativa era una giornata in casa tra PC e televisione, meglio un'ultima gita all'isola, una passeggiata sulle sue coste, un saluto prima dell'inverno. Anche se non mi abituerò mai all'idea che anche quest'estate sia finita. Spero di concedermi ancora qualche giornata al mare, un sole tiepido, una spiaggia semideserta con il pensiero che magari corre ad un sogno chiamato Africa.
Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...
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