Modiano mi piace molto.Non è il primo libro che leggo e devo dire che è un nobel meritatissimo.
Ho trovato difficile star dietro alla trama, molti intrecci, personaggi che si perdono e si ritrovano anche a distanza di molte pagine. Occorre sempre essere all'erta, mai lasciarsi distrarre. Un buon libro merita attenzione, non una lettura superficiale, e Modiano merita e ottiene moltissima attenzione. troppo tardi ho scoperto che fa parte di un'ideale trilogia, il primo è "Riduzione di pena" e "primavera da cani" che mi riprometto di acquistare e leggere al più presto.
1933, Parigi. I giornali riportano una notizia
drammatica: la morte misteriosa di due giovani sposi, rincasati a notte
fonda nel loro appartamento. La sera precedente hanno incontrato altre
due coppie per andare in un night club e finire la serata a casa tutti
insieme. Dopo che gli ospiti se ne sono andati, nel silenzio della notte
risuonano degli spari. Da quel momento in poi la ricostruzione dei
fatti si fa incerta e contraddittoria, senza portare a una soluzione.
Molti anni dopo, il narratore prova a ricucire questa vicenda in una
storia che, in qualche punto del passato, ha incrociato la sua e quella
di suo padre, Albert Modiano. Ogni indizio scatena una nuova ricerca,
provocando un'eco ipnotica, un cerchio che si allarga nell'acqua. Come
nella maggior parte dei suoi romanzi, anche in "Fiori di rovina" Patrick
Modiano torna a indagare le "cose oscure e dolorose della vita".
Rievoca luoghi e fa rivivere personaggi della sua infanzia e della sua
giovinezza, fantasmi irrisolti, sfocati, in una città che è ancora una
volta artefice, nella memoria dell'autore, di ossessioni e nostalgie.
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