Nel 1963 Luca Comencini trasse dal libro di Cassola un film in bianco e nero.
Finalmente ieri sera ho avuto il tempo di vederlo e cosa devo dire? Sceneggiatura meravigliosa!
Anche se il film ha più di 50 anni si guarda senza noia, nonostante le inquadrature un po' statiche, oggi siamo abituati a sequenze veloci e non ai campi grandi, ma nonostante questo il film si fa guardare piacevolmente.
Rispetto al libro il vero centro della storia è Mara. La Mara di Cassola non è una donna emancipata e non esce dal libro, semmai dal libro esce la figura eroica di Bube, il contesto sociale del caos italiano del dopoguerra, ma non lei. Claudia Cardinale invece è dotata di grande Charme e impersona Mara dandole nuova vita rispetto al romanzo.
Ci sono alcune differenze con il romanzo, ma veramenmte insignificanti, sono queste le sceneggiature che mi piacciono, quelle che rispettano il libro e che in qualche modo lo valorizzano. Consiglio vivamente di leggere prima il libro e poi godersi il film a qualche mese di distanza, così per gustarlo meglio, per tornare con il pensiero a quelloo splendido libro.
In questo momento sono molto affascinata dalla letteratura italiana del dopoguuerra e soprattutto da Cassola e da Pavese. Ci sono testi che andrebbero riscoperti i valorizzati, in mondo che ormai non apprezza più certi valori e non sa neanche dove sta di casa un'italiano così ricercato, corretto, incisivo.
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