Perché sono rimasta delusa dall'assegnazione del premio Nobel per la letteratura?
Perché è stato assegnato ad un cantante che guadagna milioni di dollari appena apre la bocca mentre il premio in denaro del Nobel avrebbe sicuramente fatto comodo a qualcun altro, a uno dei tantissimi scrittori, intellettuali, che sono al mondo e vivono di niente. Pensate alle difficoltà degli scrittori africani, ma anche asiatici o sudamericani... l'Accademia dovrebbe promuovere la cultura in questo senso chissà quanti scrittori africani tentano di scrivere, di farsi conoscere e soprattutto di farci conoscere la loro cultura e non possono perché non hanno i mezzi.
Perché è stato assegnato ad un cantante. Non metto in dubbio l'alto valore poetico dei suoi componimenti, come ho sempre pensato che le canzoni di De Andrè sono da considerare poesia e devono entrare a pieno titolo nelle antologie scolastiche. Ma metto in dubbio il valore che a queste canzoni si vuole dare con un premio Nobel, di fatto questo gesto scredita la letteratura accettando in questo contenitore di tutto. Ok, pensandoci è un gesto molto Dada, di distruzione e ricostruzione del niente che è la nostra società, ma nella società odierna fatta di spazzatura secondo me è necessario premiare chi prende le distanze da questo disfacimento culturale, portando avanti una linea di pensiero che potrebbe salvare l'umanità da un nuovo "medioevo" culturale. Così invece si premia la cultura popolare fatta di niente. Non travisate, non sto dicendo che Bob Dylan sia il niente, non nego il suo spessore, nego quello che per alcuni vorrà dire, ovvero l'assimilazione di tutti i cantanti a poeti. La canzone popolare deve avere il suo spazio e i suoi riconoscimenti, la letteratura è un'altra cosa.
In questa scelta ci vedo anche un'aspra critica alla cultura americana. Come se l'accademia di Svezia non riconoscesse il valore della letteratura americana e decidesse di valorizzare un cantante piuttosto che uno scrittore. Come se la letteratura Americana contemporanea di fatto non esistesse, infatti l'ultimo vero Americano premiato è stato Ernest Hemmingway. Dopo di lui il vuoto? Dopo di lui solo una società fatta di consumi e di niente che l'unico da premiare è un cantante? Mi pare una critica piuttosto aspra, anche se indiretta. Eppure gli Stati Uniti vantano scrittori di gran peso come Roth, oppure come Joyce Carol Oates, poco conosciuta, ma veramente di spessore e potente.
La delusione personale però va oltre. Leggo molto e mi sento i grado di dire che al giorno d'oggi circola moltissima spazzatura, e io non mi tiro indietro, ne leggo tanta. La leggo perché non si può essere sempre seri nella vita, leggere è una passione, leggere è anche divertimento, ma secondo me bisognerebbe tenere ben a mente qual è la sottile linea di confine tra divertimento e cultura. tra quello che ci solleva l'animo e quello che fa cultura. Qualcuno ha detto che si è voluto premiare la nostalgia hippie dell'accademia, secondo me invece si è deliberatamente voluto ignorare questo confine tra divertimento, piacere personale e cultura. Questo è un confine che si può passare a scuola per invogliare gli studenti, un confine che deve essere ignorato durante un'iniziazione, ma un'Accademia invece dovrebbe ben tenere presente la differenza. Tanto con questa provocazione non è che tutte le canzoni diventano poesia, perché le canzoni sono già poesia e non avevano proprio bisogno di un sostegno. Sono altre forme di letteratura che hanno bisogno di un'amplificazione. Ma nella società di oggi le amplificazioni non valgono, vedi il caso dell'Aleksievic, assolutamente sconosciuta anche dopo il Nobel. E' come se il Nobel cercasse amplificazione piuttosto che darla, e questo testimonia a mio avviso la degenerazione culturale della società mondiale.
Ciao Artemisia.
RispondiEliminaAmo Dylan e l'ho sempre amato. Considerato menestrello e poeta alla stregua del nostro De Andrè o di Battisti, Bertoli, Guccini, De Gregori... e potrei continuare ma la smetto.
Da questo però ad apprezzare che il Nobel sia dato a lui, come prima a Fo, con il rispetto dovuto ad entrambi, di acqua ne scorre.
Letteratura per me è altra cosa, al di là del fatto che uno possa apprezzare un cantante o uomo di spettacolo impegnato.
Sai cosa mi fa paura? Il fatto che probabilmente non esista più la Letteratura con la elle maiuscola. Oppure che esista ma non tutti siano capaci a vederla, capirla, apprezzarla.
Conosco Roth come scrittore e lo apprezzo e ritengo che ce ne siano anche altri validissimi, Cormac Mc Carthy nominandone uno solo.
Possibile che chi conta per l'assegnazione di questo (o altri) premio non lo veda?
E' quello che mi chiedo anch'io, rispetto Bob Dylan, ma la letteratura è altro e di nomi ne possiamo fare davvero tanti. Secondo me la letteratura con la l maiuscola esiste, è solo che siamo offuscatida troppe cose per poterla vedere.
EliminaConcordo. Troppi stimoli e non tutti eccezionali o buoni. Alcuni pessimi.
EliminaQuando però vedi le vetrine delle librerie pienedi libri di calciatori, piloti, suffragette tipo la famosissima Monica americana dei tempi che furono... un conto può essere in libro di attualità che parladi avvenimenti reali emagari sconvolgenti. Un altro è sapere vita morte e miracoli di certi personaggi