Ho voluto fare una prova e ascoltare un audio libro mentre trafficavo in cucina. Ho scelto un libro che potevo ascoltare tutto di un fiato mentre facevo le cose e ho trovato Il Barone Rampante di Calvino su YouTube. Mentre lo ascoltavo il mio dubbio più grande era: "sarà davvero il testo integrale?", non sono riuscita a trovare la mia copia cartacea per poterlo confrontare, perchè chissà dove è ancora inscatolata...
Ho scoperto che esiste un sito della Rai dove ci sono podcast di lettura ad alta voce di grandi romanzi, ma anche in questo caso non so se si tratta di testi integrali o di riadattamenti perchè ho ascoltato i 23 giorni della città di alba di Fenoglio e sinceramente l'ho letto circa 20 anni fa e lo ricordavo proprio poco e la versione cartacea fa bella compagnia a Calvino sotto le scale inscatolata in attesa di essere scartata.
Ho apprezzato moltissimo l'esperienza, anche perchè in questo periodo Calvino mi prende veramente tantissimo e mi piace oltre misura. Però stento a considerarla alla tregua di una lettura vera e propria. Anche la Vittoria mi ha detto che leggere così non vale, non è leggere ma ascoltare.
In effetti mi è mancato qualcosa.
Ho inserito il libro nella mia lista di libri letti, ma non è proprio così. L'ho ascoltato. Dovrebbe esserci una seconda lista: libri ascoltati. Così come non conteggio i libri letti ad alta voce alle bambine. E' una lettura diversa, non tradizionale, personale, introspettiva.
Come sono complicata.
Ho fatto una prova ed è fallita.
Anche se credo che in momenti di solitudine e tranquillità approccerò in questo modo ai promessi sposi. Però prima trovo il libro di carta. Ho bisogno di controllare di tanto in tanto, anche solo l'incipit del capitolo.
Il narratore ripercorre la lunga vicenda del fratello, Cosimo di Rondò, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo a Ombrosa, in Liguria. Cosimo, per sfuggire a una punizione inflittagli dai suoi educatori, decide di salire su un albero per non ridiscendere mai più. Cosimo si costruisce un mondo aereo dove diversi personaggi della cultura e della politica (Napoleone compreso) lo vanno a trovare, testimoniandogli la loro ammirazione. Vive anche una tormentata storia d'amore con la volubile Viola. Cosimo muore vecchio, senza mai discendere in terra: ammalato, in punto di morte, si aggrappa alla fune di una mongolfiera e scompare mentre attraversa, così appeso, il mare.
Ho scoperto che esiste un sito della Rai dove ci sono podcast di lettura ad alta voce di grandi romanzi, ma anche in questo caso non so se si tratta di testi integrali o di riadattamenti perchè ho ascoltato i 23 giorni della città di alba di Fenoglio e sinceramente l'ho letto circa 20 anni fa e lo ricordavo proprio poco e la versione cartacea fa bella compagnia a Calvino sotto le scale inscatolata in attesa di essere scartata.
Ho apprezzato moltissimo l'esperienza, anche perchè in questo periodo Calvino mi prende veramente tantissimo e mi piace oltre misura. Però stento a considerarla alla tregua di una lettura vera e propria. Anche la Vittoria mi ha detto che leggere così non vale, non è leggere ma ascoltare.
In effetti mi è mancato qualcosa.
Ho inserito il libro nella mia lista di libri letti, ma non è proprio così. L'ho ascoltato. Dovrebbe esserci una seconda lista: libri ascoltati. Così come non conteggio i libri letti ad alta voce alle bambine. E' una lettura diversa, non tradizionale, personale, introspettiva.
Come sono complicata.
Ho fatto una prova ed è fallita.
Anche se credo che in momenti di solitudine e tranquillità approccerò in questo modo ai promessi sposi. Però prima trovo il libro di carta. Ho bisogno di controllare di tanto in tanto, anche solo l'incipit del capitolo.
Il narratore ripercorre la lunga vicenda del fratello, Cosimo di Rondò, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo a Ombrosa, in Liguria. Cosimo, per sfuggire a una punizione inflittagli dai suoi educatori, decide di salire su un albero per non ridiscendere mai più. Cosimo si costruisce un mondo aereo dove diversi personaggi della cultura e della politica (Napoleone compreso) lo vanno a trovare, testimoniandogli la loro ammirazione. Vive anche una tormentata storia d'amore con la volubile Viola. Cosimo muore vecchio, senza mai discendere in terra: ammalato, in punto di morte, si aggrappa alla fune di una mongolfiera e scompare mentre attraversa, così appeso, il mare.
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