Scendendo a Roma ho letto da qualche parte un articolo interessante sull'uscita di questo libro di Pennac e l'ho comprato immediatamente, cosa strana perché come forse sapete Pennac mi piace poco, o per lo meno con lui ho un rapporto controverso: ho adorato alcuni suoi libri e odiato altri. Questo sta nel mezzo. Non è immediato. Va letto e lasciato sedimentare. Il dolore per la perdita di suo fratello è qualcosa che va capito fra le righe e non è proprio offerto in maniera esplicita. Anzi scommetto che i più non avranno capito questo dolore e anzi non apprezzeranno il libro. Mi è capitato di leggere il libro in concomitanza di un lutto in famiglia, e forse questa perdita raccontata da Pennac in questo modo si è modellata molto alla situazione di questi giorni. Quando si dice che certi libri arrivano al momento giusto.