L’eterno dilemma che mi affligge ogni volta che finisco un libro é : ora cosa leggo?
Ci sono volte che impiego anche ore a scegliere il libro successivo.
Nei mesi scorsi avevo stilato delle liste per ovviare ai problemi di questo tipo, solo che le liste sono belle, ma non tengono conto dei momenti di stanchezza, e spesso tendo a dimenticare perché ho scelto quel libro se rimane in lista per più di tre mesi.
Così ora mi trovo liste e liste di libri da leggere, praticamente liste in ogni dove, titoli annotati in ogni posto, e il vuoto ogni volta che ne finisco uno.
Leggo troppo, per cui avere sempre libri all’altezza delle aspettative non è semplice. Anche perché i libri belli mi finiscono fra le mani in un men che non si dica. In questa settimana ho letto 5 libri circa, di cui almeno 3 che superavano le 400 pagine. Mi piacevano e volavano via. Ma ora che ho letto tutto quello che mi andava? Troverò qualcosa di altrettanto degno?
L’indecisione che mi pervade e data anche da questa domanda: questo libro mi piacerà come quello che ho appena finito?
Quindi ora non so cosa fare.
So cosa vorrei.
Un libro semplice, una storia d’amore e amicizia, su più volumi, almeno 3. Ambientata in un paese anglosassone. 350/400 pagine a volume.
Si lo so, esattamente i libri che ho appena finito di leggere. Il tipo di libri che leggo a vagonate e potrei fare un sacco di nomi di serie che mi sono piaciute da morire a partire da Twilight passando da After e arrivando a Matching Scars che ho letto in questi giorni.
Però fra un libro e l’altro di questi vorrei anche un libretto serio. Come ho letto McEwan e Pennac, serio ma breve. E forse la ricerca di questo “serio e breve” che mi fa tanto esitare.
Ciao, perché non leggi la Saga dei Cazalet? Cinque volumi, piuttosto poderosi, saga familiare ambientata in Inghilterra, tra guerra, crisi economica, amori e dolori. Io sto per iniziare il terzo e devo dire che mi piace. Scritto bene.
RispondiEliminaGià fatto, leggo molto, il problema è proprio questo
EliminaHai letto anche tutta la Nemirosvky? Oppure i romanzi di Simenon che non abbiano a protagonista Maigret? Non sono gialli. Io al momento sto leggendo "Tu che sei di me la miglior parte" di Enrico Brizzi, un autore che avevo letto tantissimi anni fa, con "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" e poi non avevo più intercettato. Questo è carino e leggero. Ovviamente tutti questi spunti sono se hai voglia di leggerezza. Oppure, per andare sui classiconi, i romanzi ambientati in Vicolo Cannery di Steinbeck. Infine, divertente e strano, per come è costruito, è "Una vita da libraio" di Shaun Bythell.
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