Abbiamo passato una splendida mattina in questo fantastico borgo: Narni. È il paese che ha solleticato la fantasia di Lewis per dare il nome al suo mondo fantastico: Narnia. Narnia era il nome romano dell’abitato che poi in età medievale é diventato Narni. Il paese è arroccato su un’altura e Volendo può essere metà di un’intera giornata. Noi abbiamo visitato un po’ il paese e poi ci siamo concentrati sulla visita alla Narni sotterranea che vi consiglio vivamente. Si visita una parte del convento rimasta sepolta dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale e svela il passato inquisitorio di questo convento. La visita è stata unica e interessantissima.
Abbiamo pranzato in un piccolo ristorante in vicolo Belvedere che si chiama la gallina liberata. Un piccolo locale con una bella volta, dove i pasti vengono preparati con cura, come a casa, quindi c’e Un po’ da aspettare ma vale davvero la pena, almeno per il rapporto qualità prezzo.
Non ho visto con attenzione il famosissimo ponte di Augusto, ritratto da molti paesaggisti durante il gran tour e non ho nemmeno fatto troppo caso ai simboli ripresi poi nel film Narnia. Insomma è stata una visita frettolosa, e non ho nemmeno visto il sito sul fiume dove costruivano le navi romane, ma pioveva e non era la giornata adatta per questo percorso naturalistico-archeologico. Su prenotazione è possibile vedere la Certosa che si trova poco distante mettendosi in contatto con la diocesi ed é possibile esplorare un lungo tratto dell’acquedotto romano, ovviamente sempre sottoterra.
Abbiamo pranzato in un piccolo ristorante in vicolo Belvedere che si chiama la gallina liberata. Un piccolo locale con una bella volta, dove i pasti vengono preparati con cura, come a casa, quindi c’e Un po’ da aspettare ma vale davvero la pena, almeno per il rapporto qualità prezzo.
Non ho visto con attenzione il famosissimo ponte di Augusto, ritratto da molti paesaggisti durante il gran tour e non ho nemmeno fatto troppo caso ai simboli ripresi poi nel film Narnia. Insomma è stata una visita frettolosa, e non ho nemmeno visto il sito sul fiume dove costruivano le navi romane, ma pioveva e non era la giornata adatta per questo percorso naturalistico-archeologico. Su prenotazione è possibile vedere la Certosa che si trova poco distante mettendosi in contatto con la diocesi ed é possibile esplorare un lungo tratto dell’acquedotto romano, ovviamente sempre sottoterra.
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