Seguo il professor Bressanini da qualche tempo su instagram e trovo le sue spiegazioni davvero illuminanti. Io sono per la scienza e per le spiegazioni scientifiche e nei suoi canali divulgativi trovo sempre una speigazione scientifica ai "falis miti" e alle bufale. In questo libro tratta moltissimi argomenti di varia natura, dal mito "dello zucchero che uccide" al problema del biologico e del Km 0. Sono stata felice di trovare una spiegazione scientifica supportata da dati confrontabili a ciò che credevo o a quello che supponevo. Spesso la verità viene taciuta dai media e soprattutto dai social per creare allarmismo nei confronti di complotti che non esistono, o che se veramente esistono sono assolutamente al contrario. Ci sono moltissimi spunti per riflettere e in tutta verità conosco almeno cinque persone a cui vorrei regalarlo per fargli aprire gli occhi sul loro essere "alternativi" che alla fine è solo essere una pecora nella società di massa.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
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