Passa ai contenuti principali

L'insostenibile leggerezza dell'essere

Sono anni che sento parlare di questo libro, alle volte persino osannarlo, ma non mi aveva mai convinta. Pensavo fosse un libro filosofico, di self-help, qualcosa che non poteva piacermi. L'ho visto sui banchi degli alunni, nei post di instagram, insomma ovunque. Poi è bastato un accenno a Milan Kundera in un libro di Roth per farmelo provare. Se Roth lo citava, forse poteva piacermi. Anzi è stato proprio Roth a far conoscere Kundera negli Stati Uniti. E una volta letto ho visto come Roth ne sia rimasto affascinato e influenzato. E' il bello della letteratura no? Trovare libri nei libri.
Certo leggendo quello che dicono in terza di copertina era normale che rifuggissi questo libro, invece io vi ho trovato altro e mi è piaciuto davvero tanto. Mi capita spesso di vedere altro nei libri che leggo, di focalizzarmi su altri aspetti,m per la critica secondari, ma che mi affascinano. Anche per questo libro è stato così. Ho come l'impressione che gran parte dei lettori si soffermi sui consigli filosofici, senza andare più in profondità, senza capire la critica sottile ai totalitarisimi. E credo che Roth lo abbia apprezzato in questo senso.

Commenti

Post popolari in questo blog

Pubblicità progresso dal 1972

Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Toulouse Lautrec “Moulin Rouge. La Goulue”

Aggiungo, oggi,  alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch...

Cosa succederà fra un mese?

Sono almeno 3 anni che ci imbambolano con questa storia della fine del mondo. Bene oggi manca un mese. Ultimo nostro mese di vita? Se avessi la certezza di morire tra un mese... bhe mi licenzierei e mi sputtanerei tutto quello che ho in un viaggio intorno al mondo, per tutto quello che mi è permesso vedere in un unico mese. Ma non ho la certezza che questo sia il mio ultimo mese di vita e per quanto ne so mi accorgerò troppo tardi di esalare il mio ultimo respiro... Per quanto nera sia la congiuntura riesco sempre a vedere un futuro e mi sa che fra un mese rideremo alla faccia dei Maya e soprattutto ne rideranno tutti coloro che da questa storia ne hanno tratto profitto!   Ecco come lo vedo il mio prossimo futuro, un ponte traballante e pericolante da attraversare, ma vedete? Se ne scorge la fine e posso immaginare che al di là di questo ponte ci sia un posto bellissimo. il che mi porta a oltrepassare con cautela il ponte, un po' per curiosità, un po' perchè so che mi aspe...

I biscotti della nonna

  Alla nonna piacevano i dolci, in casa non mancavano mai le caramelle e tantomeno i biscotti che lei chiamava “pastìccini” che ovviamente offriva se qualcuno andava a farle visita. Spesso acquistava i tresor e io ne andavo matta. Solo oggi ho realizzato che non li fanno più. Non so quando sono usciti di produzione ma ormai fanno parte di quelle cose anni 80 svanite. Altro biscotto uscito di produzione che andava per la maggiore in casa della nonna era questo: Mi ricordo che acquistava sempre quello ai fichi. Anche questo biscotto non è più prodotto e chissà da quanto. Entrambi si trovano solo nei siti che ricordano i “favolosi” anni 80, ma sono solo ricordi. In compenso si trovano moltissime ricette per i tresor da fare in casa, ma in fondo basta guarnire un pavesino e il gioco è fatto. Ma oggi le persone vanno sempre in visita nelle case delle persone che conoscono o dei parenti? Ricordo che negli anni 80 i miei nonni ricevevano visite e le facevano. I mei genitori mai. Semmai fa...

La Sarta di Mary Lincoln, Jennifer Chiaverini

Ultimamente trovare un libro che mi piaccia davvero tanto è davvero difficile. Questo è stato pesante.  Tanto pesante. Interessante sia chiaro, ma non era scorrevole, per nulla. Un libro di storia annacquata, un Bignami, non un Romanzo. Elizabeth è stata veramente la sarta e la confidente di Mary Lincoln, quindi immagino che la narrazione sia priva di frivolezze proprio per questo, credo che questo sia anche il motivo per cui il libro è così pesante, farcito di storia com'è, doveva rimanere il più fedele possibile ai dati senza inventare nulla. La verosomiglianza storica incalzante, del resto, è dono di pochi. Quindi ho continuato a leggere questo libro solo per amor della storia, non di certo per l'intreccio fra Elizabeth e la First Lady, che di fatti è inesistente, ridotto ad un rapporto di servilismo obbligato piuttosto che vera "confidenza". Cosa mi aspettavo da questo libro? Il raccolto del lavoro di una Sarta. Peccato che sia tutto così superfic...

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

Bazille, L'atelier de la rue la Condamine

Perché ho scelto proprio quest'opera? Non ne ho idea. Semplicemente volevo un'opera di Bazille e ho scelto questa. Perché proprio questa? Perché racconta una storia, racconta un luogo, racconta l'amicizia. Ti ci puoi perdere dentro e immaginare di essere proprio lì ad osservarli, concentrandoti li puoi persino sentirli parlare fra di loro. A mio avviso questo è uno dei quadri su cui potrebbe nascere uno di quei romanzi che hanno riscosso molto successo come la ragazza dall'Orecchino di Perla, costruiti su di un singolo dipinto, molto evocativo.

Io e il covid

  Io ho sempre creduto alla sua esistenza. Ho cercato di fare attenzione nei limiti di una vita priva di fobie. Avrei fatto il vaccino se avessi potuto perché credo nei vaccini. Sono 7 giorni che sono positiva, ho avuto la tosse, la febbre, poi stavo bene, poi febbre alta. Allora ho preso l’Antibiotico che però mi ha distrutto lo stomaco. Non riesco quasi più a mangiare, quel poco che entra desidera subito uscire. Ho perso 3 kg in una settimana e in pratica sono quasi al peso di partenza di quando sono rimasta incinta. 26 settimane e giusto 1 kg preso. Sono così debole che non riesco a stare in piedi. Non riesco a leggere, non riesco a fare un giochino scemo, da oggi non riesco nemmeno a seguire la tv. Mi credete quando vi dico che avrei preferito un effetto collaterale del vaccino piuttosto che questo calavario? E insomma io ho poco, mio marito sta peggio. Quando vedo gli assembramenti per il calcio mi dico: ma ne vale la pena? Non ho nemmeno la forza di arrabbiarmi più. Purtroppo...