Siamo arrivati al momento delle iscrizioni alle scuole superiori. Che strano dover già iscrivere la mia piccola bambina alla scuola superiore... Eppure è cresciuta e sta diventando davvero grande.
Ho iniziato a pensare alle superiori più adatte a lei già lo scorso anno. Ho colleghi in tutte le scuole della provincia e so come funzionano davvero le scuole. Ho valutato davvero con attenzione tutta l'offerta formativa della provincia e ho cercato di ascoltare lei.
LA mia bambina è molto brava, ma anche pigra. Ha sempre cercato di migliorarsi e alle medie ha scelto la scuola più rigorosa della città, ma ahimè anche la più elitaria e non è sempre stato facile gestire questi aspetti. Adesso ci troviamo di fronte ad una grande scelta. Ha delle passioni, ha degli obbiettivi, sa quello che vuole dalla vita. LA invidio perchè io alla sua età non avevo le idee chiare e sono stata sballonzolata dagli adulti su di una strada impervia, che non sempre si confaceva alle mie aspirazioni. Nessuno ha ascoltato le mie aspirazioni, diciamolo pure.
E ora Liceo o Tecnico?
Io vorrei il Liceo. So che è una strada tutta in salita, so che potrebbe avere difficoltà, ma si superano.
LA società, gli orientatori del USR, tutti dicono che la scelta vincente invece è l'educazione Tecnica (dove peraltro io lavoro) per l'alta occupazionabilità in uscita, i dati parlano chiaro.
Oggi è davvero difficile scegliere, dare un consiglio corretto ai propri figli, specialmente quando tu genitore rimpiangi di non aver avuto un'istruzione adeguata. Non sapete quanto mi manca il non aver studiato il latino a scuola, sento che mi manca proprio un pezzo e che per quanto implementi la mia educazione mi manca qualcosa dentro. Il non proiettare sui propri figli il proprio vissuto è davvero la cosa più difficile del mestiere del genitore.
In questa scelta difficile, lei invece è decisa, caparbia. Conosce le sue attitudini e le sue difficoltà (e certi continuano a dirmi che non è abbastanza matura), sa cosa vuole. Sa per certo che vuole passare la vita dietro ad un microscopio, oppure tra gli alambricchi, vuole spendere i suoi momenti migliori in un laboratorio. Le piace leggere ed andare per musei, ma le lettere non sono comprese fra le sue ambizioni.
E io cosa posso fare?
La lascio andare, so che l'acqua è sempre stato il suo elemento e a quanto pare la Chimica e la Biologia saranno il suo Futuro prossimo. Poi fra 5 anni vedrà cosa fare, sarà perito chimico, un titolo in mano e deciderà se coltivare i suoi sogni oppure rimanere nel campo. Continuo a ripetermi che tutto sommato anche Primo Levi era un chimico, Dario Bressanini è un Chimico. Anche la mia bella bambina bionda con gli occhi azzurri sarà un chimico per sfatare, ancora una volta, il mito che le bionde sono frivole.
Ho iniziato a pensare alle superiori più adatte a lei già lo scorso anno. Ho colleghi in tutte le scuole della provincia e so come funzionano davvero le scuole. Ho valutato davvero con attenzione tutta l'offerta formativa della provincia e ho cercato di ascoltare lei.
LA mia bambina è molto brava, ma anche pigra. Ha sempre cercato di migliorarsi e alle medie ha scelto la scuola più rigorosa della città, ma ahimè anche la più elitaria e non è sempre stato facile gestire questi aspetti. Adesso ci troviamo di fronte ad una grande scelta. Ha delle passioni, ha degli obbiettivi, sa quello che vuole dalla vita. LA invidio perchè io alla sua età non avevo le idee chiare e sono stata sballonzolata dagli adulti su di una strada impervia, che non sempre si confaceva alle mie aspirazioni. Nessuno ha ascoltato le mie aspirazioni, diciamolo pure.
E ora Liceo o Tecnico?
Io vorrei il Liceo. So che è una strada tutta in salita, so che potrebbe avere difficoltà, ma si superano.
LA società, gli orientatori del USR, tutti dicono che la scelta vincente invece è l'educazione Tecnica (dove peraltro io lavoro) per l'alta occupazionabilità in uscita, i dati parlano chiaro.
Oggi è davvero difficile scegliere, dare un consiglio corretto ai propri figli, specialmente quando tu genitore rimpiangi di non aver avuto un'istruzione adeguata. Non sapete quanto mi manca il non aver studiato il latino a scuola, sento che mi manca proprio un pezzo e che per quanto implementi la mia educazione mi manca qualcosa dentro. Il non proiettare sui propri figli il proprio vissuto è davvero la cosa più difficile del mestiere del genitore.
In questa scelta difficile, lei invece è decisa, caparbia. Conosce le sue attitudini e le sue difficoltà (e certi continuano a dirmi che non è abbastanza matura), sa cosa vuole. Sa per certo che vuole passare la vita dietro ad un microscopio, oppure tra gli alambricchi, vuole spendere i suoi momenti migliori in un laboratorio. Le piace leggere ed andare per musei, ma le lettere non sono comprese fra le sue ambizioni.
E io cosa posso fare?
La lascio andare, so che l'acqua è sempre stato il suo elemento e a quanto pare la Chimica e la Biologia saranno il suo Futuro prossimo. Poi fra 5 anni vedrà cosa fare, sarà perito chimico, un titolo in mano e deciderà se coltivare i suoi sogni oppure rimanere nel campo. Continuo a ripetermi che tutto sommato anche Primo Levi era un chimico, Dario Bressanini è un Chimico. Anche la mia bella bambina bionda con gli occhi azzurri sarà un chimico per sfatare, ancora una volta, il mito che le bionde sono frivole.
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