Dicono sia un mese che piove incessantemente. Io non ricordavo più come era il sole, come scaldavano i suoi raggi, come è bello il mare e come è bello il canale. Avevo dimenticato come fosse bello, fino a settembre sono venuta qui ogni giorno, ma il grigio di questo autunno è stato fatale, mi ha cancellato la memoria. Come è bello quando c’è il sole e che calma il mare quando non c’e Nessuno. E questo sole ha il potere di togliere tutto il brutto.
Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...
Commenti
Posta un commento