Vivo in una terra meravigliosa, meta turistica indiscussa, la città si sta facendo sempre più bella e vivace permettendoci di “vivere in vacanza” per quasi tutto l’anno. È così diversa dalla città della mia adolescenza, e ora ne apprezzo pienamente il valore.
Eppure? Eppure la propensione al viaggio mi rimane. Ho voglia di scoprire e vedere cosa c’e Oltre il Tinetto, l’ultima delle nostre bellissime isole.
Ho nostalgia delle vacanze invernali oltre equatore che una volta facevamo. Ho nostalgia del mare d’inverno è proprio faccio fatica ad accettare come oggi non possa più fare certe esperienze. Non ho più le ferie vero, non usa più chiudere le scuole per la settimana bianca come un po’ di tempo fa.
Ho nostalgia di quel che fu. Per molto tempo ho vissuto nella convinzione e soprattutto nella speranza che tutto sarebbe tornato uguale. Ho avuto l’illusione che qualcosa fosse cambiato e finalmente le cose iniziassero a girare, ma era solo un’illusione. Oggi non mi rimane che una manciata di ricordi in mano e la consapevolezza che tutto ormai è perduto ma non ho più la forza di andare avanti.
E mentre fiorisce un’altra primavera, io sto a guardare con la consapevolezza che tutto ormai è perduto.
Guarda, ti faccio compagnia in questa consapevolezza... Un po' il tempo che passa, un po' che davvero certi treni non ripassano e te la devi fare a piedi ma certi giorni è davvero dura... Io cerco con tutte le mie forze di scegliere le parole più adatte a non sotterrarmi e dico che tutto è cambiato e ci sono possibilità diverse, non più quelle dei 20 e dei 30 anni ma non posso ignorare che avrò altri decenni da vivere, da non perdere e non sprecare... Fa male lo stesso, però. A Milano c'è una bella mostra di Antonello da Messina, può aiutare? 😉Hugs
RispondiEliminaGrazie, mi piacerebbe moltissimo poter andare ad una mostra... ma non ho il tempo neanche per quella 😩😓
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