Passa ai contenuti principali

Quello che mi succede intorno


In questa settimana ho assistito a scene di maleducazione da parte dei miei studenti e non solo e mi sono resa conto che l’efucazione e il rispetto sono merce rara. 
Sempre più spesso i ragazzi si sentono in dovere di contestare il professore e di sbeffeggiarlo, di fare gruppo contro l’autorità imponendo il proprio punto di vista.
Ognuno si sente in grado di dire la sua, e soprattutto di aver ragione. 

Noi, dal canto nostro, non abbiamo più armi.
L’educazione dovrebbe essere impartita in famiglia, ma quante famiglie fanno del rispetto e della tolleranza il pane quotidiano? Ormai pochissime a giudicare da come si comportano i ragazzi.

Ho sempre creduto che il comportarsi correttamente e dare il buon esempio sia la cosa principale. Io cerco di essere corretta e leale ogni giorno ai miei principi, ma quanti adulti lo fanno?
Se noi adulti tornassimo a dare il buon esempio il mondo andrebbe meglio, ma noi siamo i primi che ci tiriamo indietro e diciamo: non fare quello che faccio io. Ma così dicendo come possiamo pretendere che i ragazzi imparino educazione e rispetto?
Dobbiamo recuperare noi per primi il senso dell’educazione e del rispettto e dare il buon esempio se vogliamo che i nostri figli lo siano. Non dobbiamo aspettare che qualcun altro insegni questi valori ai nostri figli, possiamo farlo solo noi con il buon esempio.

Commenti

  1. Ah...non sai quanto mi fa arrabbiare leggere certe cose e soprattutto vederle, di continuo, praticamente in ogni contesto, e per ogni fascia d'età....che poi oltre che prepotenti, maleducati e asociali, questi genitori si accorgono che questi figli vengono su anche dei "mammlucchi" ossia che non sono capace di far niente????
    Io da mamma cerco di trasmettere in ogni modo i principi su cui ho sempre creduto e se per caso, qualche volta sbaglio nei comportamenti, chiedo scuso a tutti anche a loro che sono i miei figli, Certi atteggiamenti, certe parole e soprattutto certe idee, non possono essere tollerate mai!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ci sono tanti che se ne fregano ci sono molti genitori che lavorano nel senso opposto, speriamo di creare persone diverse, gentili e corrette.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

Io e Te, Ammaniti

ho letto questo libro in meno di un paio d'ore mentre mi riposavo dopo pranzo per la scuola. La mia collega ha deciso di leggerlo in classe, interamente. In questo momento non sono proprio pronta per leggere storie del genere. Ho bisogno veramente di idiozie e leggerezze, capita no? Eppure l'ho letto volentieri anche se i temi trattati sono molto forti e impegnativi. Viverlo in classe non sarà facile. Mi riprometto di vedere il film uno di questi giorni.

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Bernini, Ratto di Proserpina

Bernini, Ratto di Proserpina, 1621-22 Senza ombra di dubbio questa è la mia scultura preferita. Non ce n'è un'altra che mi scateni emozioni pari. Adoro Bernini e adoro come lavora il marmo. La mano di Plutone stringe la coscia di Proserpina proprio come se fosse di carne e non di gelido marmo. Le sue mani sembrano vere, come la pelle di Proserpina sembra pelle vera e non pietra.  Il soggetto è tratto dalle Metamorfosi di Ovido. Proserpina, figlia di Giove e Cerere (dea della fertilità e delle messi), fu notata da Plutone, Re degl'Inferi, che, invaghitosi di lei, la rapì mentre raccoglieva fiori al lago di Pergusa presso Enna.

Ia Orana Maria, Gauguin

Gauguin è uno dei miei pittori preferiti, lo sento da sempre uno spirito affine, condivido con lui l'irrequietezza che lo ha portato ai confini del mondo alla ricerca di un vivere primitivo a totale contatto con la natura per spogliarsi delle convenzioni occidentali, cosa che purtroppo non ha mai trovato, nemmeno a Tahiti, nemmeno nelle isole Marchesi.

Venere di Milo a cassetti

Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...

Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?)

Il 4 Febbraio questo quadro di Gauguin ha battuto il record: è il quadro più costoso di tutti i tempi. L'opera è stata venduts da un collezionista svizzero per la cifra di 300 milioni di dollari ad consorzio di musei nazionali del Qatar. In Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?) Gauguin dipinge due donne tahitiane sedute nella boscaglia, una indossa un abito europeo rosa, mentre l'altra presenta un abito tradizionale composto dal pareo rosso e una camiciola bianca. Molti dicono che è un costo esagerato, per Gauguin non ne vale la pena, averceli, li spenderei volentieri invece. L'unica cosa che lascia un po' basita è che Gauguin visse una vita di stenti, in totale povertà e con pochi riconoscimenti in vita, mentre oggi risulta il pittore più pagato al mondo.

Caravaggio, Davide con la testa di Golia

Il tema di Davide mi ha sempre affascinata e interessata. Questa è l'interpretazione che ne fa Caravaggio. Il momento che sceglie è quello finale, quando il giovane Davide ha già ingannato il gigante. Fra le mani Davide tiene la testa di Golia che gronda sangue, un Golia che ha le sembianze dello stesso Caravaggio, sorpreso dalla tenacia del ragazzo, ma anche deformato dalla sorpresa della morte. Davide appare quasi impietosito dalla morte del gigante. Alcuni sostengono che l'opera sia una sorta di doppio autoritratto, un Davide che rappresenta Caravaggio da giovane e un Golia che rappresenta Caravaggio da vecchio, ucciso da se stesso e dai propri errori, ma pentito per averli commessi.

William Turner, Pioggia Vapore e Velocità

Oggi ho deciso di scegliere un'Opera di William Turner che mi è molto cara, ed è Pioggia, Vapore e Velocità. Mi ricorda i tempi della specializzazione e il mio docente di Arte Contemporanea. Mi ricorda il dipartimento di Storia dell'arte e quei giorni memorabili. Cosa descrive Turner? Quello che vede sporgendosi dal finestrino del treno. Un treno in Arrivo, il vapore della locomotiva che si confonde con le nuvole, la pioggia che scroscia dalle nuvole. Turner sceglie le immagini e le parole più inafferrabili che descrivono gli stati d’animo del mondo, nei quali sono racchiusi i temi poetici del Romanticismo inglese. La pioggia ed il vapore per evocare gli agenti atmosferici concreti causati dall’acqua; la velocità per invocare un concetto astratto. Essi si scontrano con la corporealità e la solidità della locomotiva e della ferrovia, ideata e costruita per opera dell’uomo. Rappresenta un'emozione che affascina e allo stesso tempo spaventa. Affascina il treno, crea...