Ormai mi sentivo una reclusa, volevo uscire e godermi la primavera. Così sono andata a lavorare. Decisione non fu più sbagliata di questa.
Stamattina avevo solo 3 ore, ma sono state tre ore d’inferno.
Sono stata malissimo.
Ho avuto nausee, giramenti di testa e ciò mi dice che non sono ancora guarita. Domani mio malgrado starò ancora a casa, fino alla settimana prossima e nonostante il sole mi chiuderò in casa. Questa influenza mi ha dilaniata, nel corpo e nello spirito.
Le nuove regole contenute nel decreto Madia mi hanno spinta a tornare presto al lavoro, ma stavolta la mia condizione non lo permette, ho sempre la responsabilità di una classe, non posso andare a scuola malata. Certo il legislatore deve tre conto dei furbetti, ma dovrebbe tener conto della gente onesta che non ha nessuna intenzione di vedersi trattenere dei soldi dallo stipedio e tanto meno aver degli orari da reclusione.
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