Oggi ho portato le bambine al campetto dove andavo da piccola a giocare. Non le porto quasi mai perché di solito il pomeriggio voglio farmi un giro per i negozi, ma oggi non mi andava. .. di solito poi compro sempre qualcosa e in questo periodo vorrei evitare. Così le ho portate al campetto e lì abbiamo incontrato diverse compagne di scuola sia di vittoria che di Rachele. Un sollievo. Loro giocavano e io chiaccheravo con le mamme. Tre mamme che vengono tutte dallo stesso paesello con un infanzia comune. Che bello. Come adoro stare tra la mia gente... poi è arrivato anche il padre di C. Amico e cugino di mio nonno. Non vi nascondo che mi è salita la malinconia, specialmente quando parlavamo di lui che ora è su in cielo. Per me le radici sono importanti e sacre e trovarmi a discutere così mi fa sentire bene e sapere che io e C. Siamo pure parenti... anche se alla lontana... bello. Forse il cambiamento che cerco in qualche modo è questo. Ho allontanato le mamme delle compagnette di Vittoria dicendomi che non avevo bisogno di amiche ma mi sbagliavo. 
   Questo dipinto è stato concepito nel 1875 a Barbizon da Max Liebermann,  ma l'ho scelto perché mi ricorda le estati della mia infanzia quando anch'io raccoglievo patate e quando la fattoria dei miei bisnonni non era ancora meccanizzata. Non sto parlando di millenni fa, ma delle estati della seconda metà degli anni 80, quando tutti davano una mano. Gli uomini davanti con la zappa e le donne e i bambini dietro con i sacchi di iuta a raccogliere le patate. Il ricordo è in me vivido e veramente poco diverso da questo dipinto di 90 anni precedente. Sullo sfondo una carrozza, molta gente che lavora. Ecco nei miei ricordi almeno si raggiungevano i campi con il trattore, tutti dentro alla ribalta pronti al lavoro.
 
 
Radici sacre e sante anche per me;) che bello quest incontro;)))
RispondiElimina:)
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