Passa ai contenuti principali

No, oggi vi prego no

Come ogni santissimo anno a maggio inizio a valutare se sia il caso di prendere meno ore. L'anno scorso 19 con il carcere non fu una passeggiata.  Quest'anno 20 con il liceo è stato ancora più difficile,  soprattutto perché non sono neanche andata in Africa a gennaio. Ora sto andando a scuola e mi pesa da morire. Sono stanca, ho documenti da redigere per la prossima settimana e perdere così un pomeriggio quando a casa ho 100mila cose da fare.... non ce la posso fare.
Stamattina pensavo che per la mia salute mentale il prossimo anno rinuncio a 300 euro e prendo meno ore... tanto poi lo so che se ne ho di meno piango e se son troppe mi lamento....

Volevo finire il post prima delle 4 ore di riunione ma non ce l'ho fatta. Quindi continuo ora che ne sono uscita. 4 ore di riunione sul nulla sono veramente insostenibili specislmente se poi ti ritrovi nel bel mezzo di una lite fra latinisti e grecisti e poi su una discussione sul testo da adottare di grammatica. Allora lì capisci che non vuoi più insegnare italiano, ma nemmeno se mi pagano il doppio. Sono un'idealista, io credvo di poter insegnare a leggere e amare la lettura e la scrittura come la scrittura come il mio profe fece con me. Beh quel tipo di professore non esiste più e allora preferiaco fare quella di storia dell'arte che in qualche modo  più si avvicina all'idea che ho io di insegnamento.  Cerro 2 ore sono nulla... ne vorrei almeno 3 per insegnare come dico io, capito ministro? Ma i ministri soni solo buoni a tagliare. ..
Dopo 4 ore di nulla vedere il treno in ritardo chiudere le porte davanti a te e andare via precludendoti l'opportunità di una doccia... non è davvero il massimo. Speriamo che almeno il mio non sia in ritardo... come l'annuncio della stazione che annuncia il treno quando questi è già passato. Triste è l"esitenza...

Almeno ho avuto il tempo di terminare il post. Nel mondo bellissimo e ideake dopo una giornata così vorrei tornare a casa, farmi un bagno caldo, mangiare una zuppa di verdure e farro, guardarmi un bel film e poi andarmene a letto.  Nella realtà andrò a casa dovrò fare la doccia a Vittoria che urla per i capelli che non vuole asciugare poi preparare la cena per tutti e poi cercare di mettere a letto le due bestiole che non vogliono mai dormire.  Ritirare la roba stesa fuori, preparare i vestiti per le iene domani mattina e poi crollare miseramente addormentata lasciando qualcosa di non fatto...

Ecco il mio treno. 5 minuti di ritardo sono acettabili.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Gli amanti, Magritte

Oggi ho scelto Gli Amanti di Magritte perché vorrei presentarvi nelle prossime settimane una serie di "baci". Inizio con questo perché oggi mi sento molto surrealista! :) Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda si trova al Moma di New York . Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. La scena è poi completata da uno sfondo fortemente contrastato di tonalità di blu e dalla cornice classicheggiante che riveste la rossa parete, riportando agli occhi i tempi antichi. I due lenzuoli sono resi con un abile uso dei chiaroscuri, che sembrano riecheggiare i virtuosismi del peplo di una scultura ellenistica, e sono fonte di luce dell’intera opera. Questi drappeggi che paiono leggeri e appena appoggiati sui volti dei du...

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Venere di Milo a cassetti

Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...

Io e Te, Ammaniti

ho letto questo libro in meno di un paio d'ore mentre mi riposavo dopo pranzo per la scuola. La mia collega ha deciso di leggerlo in classe, interamente. In questo momento non sono proprio pronta per leggere storie del genere. Ho bisogno veramente di idiozie e leggerezze, capita no? Eppure l'ho letto volentieri anche se i temi trattati sono molto forti e impegnativi. Viverlo in classe non sarà facile. Mi riprometto di vedere il film uno di questi giorni.

La Sirena di La Spezia

Da qualche giorno anche la mia città ha la sua Sirena. La Sirena è una statua in bronzo donata alla Spezia dal Maestro russo Aidyn Zeinalov posizionata tra la passegiata Morin e il nuovo ponte Thaon di Revel, prprio davanti ai traghetti per le Isole e le Cinque Terre. LA scultura è molto bella, esposta in molti luoghi di pregio arriva sul nostro molo ad impreziosirlo e sono sicura che ben presto sarà un luogo adattissimo per i selfie di tutti i turisti che solitamente affollano la città. E' una sirena particolare perchè non ha la coda o sembianze da pesce, ma indossa costume da bagno, cuffia e pinne. Sembrerebbe pronta per farsi un bagno, magari si potesse! Ma le acque antistanti non sono proprio salubri! Anche se l'estate scorsa ho visto più di una persona tuffarsi proprio da quella posizione. Io e lei diventeremo amiche, lo so. Ci vederemo ogni giorno.

Duchamp, Fontana

Per me questa è un'opera davvero importante. La sua analisi e la sua comprensione mi hanno aperto le porte del 900 che fino ad allora erano rimaste chiuse.  Capendo il gesto di Duchamp ho aperto la mente all'arte del 900.  Ho capito che prima di giudicare bisogna capire e conoscere.  E ormai legata a lei ci sono troppi ricordi, simpatici ovviamente, che sono scritti indelebilmente nella mia memoria e che mi saltano in mente ogni volta che la vedo.

Ciao Giorgio

Come un flumine a ciel sereno, oggi la notizia della scomparsa di Giorgio Faletti. Mi piace ricordarlo così, nelle sue performance in Drive in come Vito Catozzo, Me lo ricordo come se fosse ieri quando con papà guardavo il Drive in e ricordo tutti i singoli personaggi.

bacio alla Finestra, Munch

“Il bacio con la finestra” è un dipinto di Munch del 1892 conservato al National Museet for kunst di Oslo. Una coppia di amanti clandestini si baciano vicino a una finestra, nascosti al mondo esterno da una tenda. Al di fuori, pochi passanti e qualche vetrina illuminata. La pittura è carica di tinte macabre e realizzata con pennellate spesse. Le tinte fredde richiamano le atmosfere nordiche. Il dipinto fa parte di un gruppo di opere sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore.