Oggi ho portato le bambine al campetto dove andavo da piccola a giocare. Non le porto quasi mai perché di solito il pomeriggio voglio farmi un giro per i negozi, ma oggi non mi andava. .. di solito poi compro sempre qualcosa e in questo periodo vorrei evitare. Così le ho portate al campetto e lì abbiamo incontrato diverse compagne di scuola sia di vittoria che di Rachele. Un sollievo. Loro giocavano e io chiaccheravo con le mamme. Tre mamme che vengono tutte dallo stesso paesello con un infanzia comune. Che bello. Come adoro stare tra la mia gente... poi è arrivato anche il padre di C. Amico e cugino di mio nonno. Non vi nascondo che mi è salita la malinconia, specialmente quando parlavamo di lui che ora è su in cielo. Per me le radici sono importanti e sacre e trovarmi a discutere così mi fa sentire bene e sapere che io e C. Siamo pure parenti... anche se alla lontana... bello. Forse il cambiamento che cerco in qualche modo è questo. Ho allontanato le mamme delle compagnette di Vittoria dicendomi che non avevo bisogno di amiche ma mi sbagliavo.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
Radici sacre e sante anche per me;) che bello quest incontro;)))
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