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Un Ministro insegnante



Dopo gestazione lunghissima e travagliata, l'Italia ha un governo e la scuola ha il suo Ministro. Dopo anni finalmente ho un Ministro che promette bene. Il Ministro Bussetti è uno di noi. Insegnante, Dirigente scuolastico, che poi abbia fatto carriera nei palazzi poco importa, l'importante è che sia partito come tutti noi, da insegnante. Che sia stato a scuola, che sappia come è fatta davvero una scuola, non come Fedeli e Gelmini solo per citarne due.

Sono anni che chiediamo un insegnante come ministro, uno che sappia cosa vuol dire essere trattato come "raccoglitore di pomodori", uno che sappia cosa voglia dire stare in classe, e soprattutto che ci capisca. Ci saranno cause di forza maggiore che non ci daranno mai la scuola che noi insegnati sognamo,  ma almeno lui avrà toccato con mano i punti deboli della Buona Scuola, che è tutto trane buona. Avrà visto che ci sono tante persone nella mia situazione, che ci sono delle schifezze inenarrabili, che ci sono cose che vanno assolutamente aggiustate, portate indietro se è possibile. Per certi versi era meglio la scuola del 1923 di Gentile di quella che abbiamo ora! Ora è un far west! Non possiamo tornare a Gentile, è un dato di fatto, non possiamo avere la scuola di un secolo fa, ma possiamo ripartire da quella scuola che era buona e costruire qualcosa di nuovo e adatto alla società industriale di oggi offrendo alle famiglie un servizio migliore, il servizio che chiedono.

Ho molta fiducia. Credo nel cambiamento. Ho bisogno di crederci perchè siamo in una situazione disperata dopo anni di riforme senza criterio in un settore così importante come la scuola. E credetemi che tra la Riforma Gelmini e la Buona Scuola non so chi ha fatto più danni, io le ho patite entrambe sulla mia pelle e credetemi stavo meglio prima di entrambe. A dire il vero stavamo meglio tutti, insegnati ed alunni.

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